REDAZIONE VIAREGGIO

La barchetta del fritto di Viareggio è affondata nel canale

Allarme in piena notte, il natante "Octopus" è stato imbracato ma l’ingresso dell’acqua ha danneggiato gli impianti. L’attività sarà sospesa

La barca viene tirata su (Foto Umicini)

Viareggio, 11 settembre 2021 - Mancavano 5 minuti all’una di notte. La barchetta del fritto ’Octopus’ era appena rientrata all’ormeggio quando a Lucio Gravante è squillato il telefono. "Erano dei ragazzi, mi hanno avvertito che la barca stava affondando". Nemmeno mezz’ora dopo aver servito l’ultimo cartoccio di gamberi e calamari sul Molo.

Il messaggio ai clienti: "Non sappiamo quando torneremo"

"No – gli hanno assicurato –, non è uno scherzo". Quando Gravante è arrivato sul Lungo Canale Est, il suo ’Octopus’ aveva già imbarcato diversi litri d’acqua. La sala macchine era allagata, l’impianto elettrico e quello meccanico, generatori compresi, semisommersi. "E’ la terza volta che capita un episodio simile da quando abbiamo avviato l’attività..."

Dal 2013 la barchina-ristorante è una delle tappe fisse per viareggini e turisti. Ci sono domeniche di marzo in cui la fila di clienti per un frittino si allunga per decine di metri sul Molo. Quell’immagine, come la prima primula, il passaggio di una rondine, evoca immediatamente la primavera. Il segnale di una nuova stagione.

"E la stagione che sta per andare in archivio, nonostante sia cominciata in ritardo a causa della pandemia – racconta Gravante –. era andata molto bene. Ma non abbiamo fatto in tempo a goderci il risultato di tanti sacrifici- è bastato un episodio come questo per rovinare tutto...". La barca dovrà essere sottoposta ad una manutenzione straordinaria, per questo l’attività dovrà fermarsi per un po’.

"Ancora non so spiegarmi cosa sia accaduto – prosegue il titolare di ’Octpus’ –. Sulla barca non è stata trovata alcuna falla. Temo che qualcuno sia salito a bordo, e che abbia fatto sbilanciare la poppa facendo imbarcare dell’acqua". Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di Porto che hanno messo in sicurezza il natante, e hanno anche sventato anche il rischio di sversamenti inquinanti nel porto.

L’hard disk dell’impianto di sorveglianza di bordo è andato distrutto, ma le telecamere dell’autorità portuale, che vigilano sul Lungo Canale, potrebbero presto dare delle risposte su questo episodio. "Recentemente abbiamo subito anche due furti – conclude Gravante –. Dai nastri delle nostre videocamere si vedono chiaramente degli uomini salire sulla barca, prendere le casse di birra e allontanarsi. Tranquilli, come se niente fosse. E questo è davvero preoccupante".

Martina Del Chicca