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La Caranna dimenticata: "Niente luci di Natale è offensivo per chi lavora"

L’imprenditore Filippo Di Bartola si fa portavoce delle attività del quartiere "Stiamo aperti coraggiosamente tutto l’anno, ma ci lasciano al buio".

La Caranna dimenticata: "Niente luci di Natale è offensivo per chi lavora"

Al pontile il maxi albero imponente donato dal comune dell’Abetone, mercatini, la scintillante via Spinetti tra luci, gospel e passeggio continuo. E ancora: il Villaggio di Babbo Natale al Fortino, antiquariato, pista di pattinaggio. Poi, invece, ecco l’altra faccia delle festività, con la Caranna al buio pesto. Dove il Natale non si respira affatto e dove le attività che resistono in inverno, restano comunque escluse dal circuito di addobbi e luminarie. A farsi portavoce dello scontento dei titolari delle poche realtà del quartiere è l’imprenditore Filippo Di Bartola del ristorante ’Filippo’ in via Sant’Elme: venerdì sera il locale era pieno di clienti arrivati per il ponte festivo che però si sono trovati addirittura ad illuminare il percorso a piedi dalla macchina all’ingresso utilizzando la luce del cellulare per vincere le tenebre...poco natalizie. "Siamo dispiaciuti di questo trattamento – sottolinea Di Bartola – perchè ogni anno questo quartiere viene escluso da festoni e luci. C’è il mio ristorante, il bar, il forno e l’enoteca: realtà coraggiosamente aperte tutto l’anno in una zona deserta in inverno. Sarebbe più semplice per tutti noi chiudere e riaprire a Pasqua, come fanno gli stabilimenti balneari. Invece puntiamo comunque ad offrire un servizio continuativo. Personalmente apro già la mattina per le colazioni e ho pure rilevato la licenza di edicola affinchè questa opportunità non si perdesse. Ecco che almeno un sostegno da parte dell’amministrazione comunale ci farebbe piacere. E’ stato collocato solo un albero con le luci, ma diventa ridicolo se si pensa a quello che c’è in centro. Creare un percorso di luci è anche un modo per favorire un naturale invito alla gente verso determinate attività".

"Sono anche disposto a contribuire se è quello il problema – incalza Di Bartola – ma perchè non è stato chiesto? Essere così abbandonati è offensivo: inutile poi lamentarsi che Forte dei Marmi si spopola in inverno, se chi ci mette impegno e pazienza viene ignorato in questo modo. Penso che sistemare dieci fili di luci in più non avrebbe gravato affatto nel bilancio comunale. E’ una questione di rispetto. Verso di noi che lavoriamo e verso i clienti che trovano strade buie e dimenticate".

Francesca Navari