di Ciro Vestita
"Napoléon, cedant Sedan, céda ses dents" (Napoleone, perdendo Sedan, perdette i propri denti); una frase dei tedeschi contro Napoleone sconfitto dai Prussiani nel 1870 in una battaglia ove i francesi nonostante una superiorità numerica furono severamente bastonati perdendo la faccia.
Vita libertina ed avventurosa quella dell’ultimo Bonaparte; grande donnaiolo fu la fortuna di Cavour e dell’Italia; il buon Camillo, infatti per avere dalla sua l’esercito francese per la guerra di indipendenza, infilò sotto le lenzuola di Napoleone la Contessa di Castiglione, la più bella donna di quegli anni. E fu un miracolo visto che un italiano, Felice Orsini, compì il 18 gennaio del 1858 un feroce attentato contro l’imperatore fortunatamente andato a vuoto.
Napoleone III dette molto al popolo francese prima della disfatta; delle sue brillanti idee innovative ne beneficiò soprattutto la città di Parigi che fu, nella parte vecchia, rasa al suolo dando poi vita ai famosissimi Boulevard.
Aveva inoltre un ottimo rapporto con i suoi sudditi; il suo idolo era Enrico IV famoso per la sua frase nel momento dell’incoronazione: da oggi in poi ogni madre francese avrà al sabato il suo pollo; cosa che fece felice le povere famiglie vista la miseria di quei tempi.
E da questa attenzione per i suoi sudditi nacque il Pollo di Bresse il pollo più famoso al mondo, una specialità francese dalle carni eccelse tenere e nutrienti.
Anche noi dovremmo ogni settimana mangiare carne bianca; essa infatti è un alimento molto nutriente, leggero, di facile digeribilità e soprattutto povero in grassi, cosa notevole per chi soffra di elevata colesterolemia.
Da ricordare inoltre l’abitudine delle nostre nonne di usare il brodo di pollo come coadiuvante contro le patologie raffreddative, merito dovuto, probabilmente alla presenza in questo animale di molecole antivirali.