
Italia Nostra si oppone al piano di abbattimento disposto dal Comune. E il presidente Dalle Mura annuncia una lettera alla Soprintendenza. "Questo spazio andrebbe recuperato e poi restituito alla comunità".
Serve una buona dose di memoria o di immaginazione per rivederla com’era, fino agli anni Settanta. Quando tutt’intorno c’erano lunghi filari di viti e campi di granoturco. Nel mezzo, di quel quartiere all’epoca ancora da venire, c’era la “Casa del pastore“. Una delle ultime testimonianze delle radici contadine di Viareggio, al Campo d’Aviazione, che – “Costituendo oggi un pericolo per la pubblica incolumità ed igiene, ed al fine di ricostituire il decoro dell’area in cui insiste“ si legge nella relazione del Comune – sarà abbattuta. Già affidato, come anticipato da La Nazione, l’incarico di demolizione alla ditta F.lli Ferhati di Altopascio per un importo complessivo di 67.269 euro. Questo dunque l’epilogo per la “Casa del pastore“; dopo anni in cui l’immobile, incamerato nei beni pubblici con un esproprio risalente ai decenni scorsi, è rimasto abbandonato. Divorato pian piano dal tempo e dall’incuria.
"Una scelta incomprensibile", così il presidente di Italia Nostra Versilia Antonio Dalle Mura commenta la “sentenza“ del Comune. "Mi chiedo – prosegue l’ingegnere – che senso abbia spendere dei soldi per distruggere, invece di trovare ed investire risorse per conservare". Per Dalle Mura la vecchia “Casa del pastore“ non rappresenta soltanto "una memoria, il simbolo di un’epoca passata che racconta la storia della città"; ma sarebbe anche "lo spazio ideale per accogliere un luogo di aggregazione. Dove promuovere eventi culturali e sociali, coinvolgendo anche le associazioni del territorio".
Già nel recente passato, "sotto l’amministrazione Betti – ricorda Dalle Mura – venne proposta la demolizione dell’edificio", diventato un ricettacolo di rifiuti tra le proteste dei residenti della zona. Proposta a cui Italia Nostra però si oppose, "Perché l’immobile – prosegue il presidente – dovrebbe essere antecedente al 1929, e dunque vincolato". Per questo Italia Nostra torna ed ergersi a difesa della Casa del Pastore: "Invieremo una lettera alla Soprintendenza, con l’obiettivo di fermare la demolizione". E la speranza "è che possa aprirsi un confronto con l’amministrazione – conclude Dalle Mura – per ripensare finalmente a questo spazio".