‘Sic transit gloria mundi’, ovvero: ‘così passa la gloria del mondo’. Frase che, secondo il rito tradizionale, il cerimoniere ripete per tre volte davanti al pontefice neoeletto, mentre fa bruciare un batuffolo di stoppa sopra una canna d’argento. In senso lato questa locuzione in latino può essere intesa:, ‘come sono effimere le cose del mondo’, e da questo assunto partono Carlo e Lorenzo Lombardi nel presentare la loro Prima categoria ‘Sic transit gloria mundi’.
Un’allegoria forte su quello che è il mondo ecclesiastico oggi, paradigma di come viene vista la figura femminile in tasti aspetti, come lo è la subalternità. "La nostra - spiegano i due costruttori - è una riflessione sulla donna in generale, ancor oggi troppo subalterna all’uomo ed ancor di più nella chiesa, che si trascina dogmi millenari, inviolabili, immodificabili. Dato che tutto è transitorio, allora perché non rivedere certe arcaiche, anacronistiche visioni. Pensare che ancor oggi ad una donna sia interdetta persino la possibilità di confessare, o dare un semplice sacramento, fa riflettere su come ci sia ancora molto da svecchiare in quell’ambiente. Per questo noi invochiamo una papessa; figura che romperebbe gli schemi".
Come è nata l’idea di portare una papessa al Carnevale? "Onestamente ci pensavamo già da un paio di anni, solo che ancora non avevamo trovato né il formato né il titolo giusto. Poi l’incontro con Chiara Mascalzone, attrice teatrale veronese che ci accompagnerà in sfilata, ci ha dato l’ispirazione giusta". "Inoltre - prende la parola Carlo - Lorenzo per me è un grande stimolo di idee. Mi ha dato la forza per ricercare una grande forza satirica, per uscire da una satira più classica, forse anche più banale".
Come è strutturata la costruzione? "Sarà un carro molto articolato, con una figura classica centrale ed altre figure di contorno. La papessa ne sarà la protagonista, svettando con i suoi 17 metri e con tanto di mitra in testa, dietro di lei la cupola di San Pietro ed un enorme rosone decorato. Sarà anche un carro molto illuminato, a rappresentare l’opulenza e la sfarzosità di una determinata realtà ecclesiastica. Nella parte retro spunterà anche una grande incensiera dondolante e dal quale uscirà fumo bianco o nero".
Interessante anche la parte frontale della costruzione, più nello specifico ai piedi della papessa. "Premesso che la figura ruoterà completamente e che si girerà solo al momento del sospirato annuncio ‘habemus papam’, ai suoi piedi ci saranno tre prelati che, volutamente, abbiamo un po’ ridicolizzato perché siamo pur sempre a Carnevale".
In che senso? "Nel senso che i tre volti rappresentati faranno anche ridere. Uno di loro farà la linguaccia, l’altro muoverà gli occhi verso l’alto. Saranno il paradigma dell’ampia fetta di curia non contenta dell’inaspettata nuova elezione".
Quante saranno le maschere? E la scelta musicale? "Circa 200 maschere vestite da cardinali e chierichetti. La musica sarà gospel per la fumata bianca, altrimenti sarà tutto uno scampanellio di campane, del resto la costruzione prevede anche dei campanili".
Gli aiutanti dei Lombardi sono: Eleonora Pardini, Fabrizio Fazzi, Davide Servetto, Guido Batori, Giovanna Garbini, Daniele Bertacca e Gedeone. Dj lo stesso Lorenzo Lombardi.
Sergio Iacopetti