
Dedicato alle donne e al ruolo che hanno avuto nella storia. Oggi alle 17, nel Giardino di Inverno di Villa Bertelli, la storica e accademica Chiara Frugoni presenta, nella domenica che precede il Natale, il suo ultimo saggio "Donne Medievali, Sole, indomite e avventurose". L’insigne studiosa, massima esperta italiana di San Francesco, intratterrà il pubblico illustrando la sua ultima fatica letteraria, edita dalla casa editrice il Mulino. Nell’opera l’autrice, docente di storia medievale alle Università di Pisa, Roma e Parigi, traccia un ritratto della società del Medioevo e presenta cinque speciali figure femminili: Radegonda di Poitiers, Matilde di Canossa, la papessa Giovanna, Christine de Pizan e Margherita Datini. Cinque donne che seppero sottrarsi a un destino di sottomissione in un mondo dove, per prima, valeva la forza bruta e la donna veniva messa da parte e considerata unicamente come strumento di procreazione. "Solo le monache e le vedove, dopo aver rinunciato ad avere un uomo accanto, potevano esprimere la loro personalità", scrive Chiara Frugoni che traccia con raffinata perizia il profilo della Regina Radegonda, moglie,divenuta poi monaca, di Clotario I, della distania franca dei Merovingi, di Matilde di Canossa potente feudaria e agguerrita sostenitrice della chiesa durante la lotta tra Impero e Papato, Giovanna, frutto di una leggenda tramandata per secoli, Christine de Pizan, anche lei vedova e ritenuta in Europa la prima scrittrice di professione e infine Margherita Datini devota ai valori morali e religiosi del suo tempo e considerata la prima imprenditrice della storia. Cinque donne divenute simbolo che permettono a Chiara Frugoni di fare una analisi approfondita della condizione femminile nel Medioevo. Un salto in un passato lontano, ma che potrà dare lo spunto per una più approfondita riflessione sulla condizione della donna che nella realtà attuale dove violenza e sopraffazione sono tristemente presenti. L’ingresso alla iniziativa è libero, sono necessari la prenotazione e la certificazione verde.
Maria Nudi