Quei maxi pannelli da cantiere sono preludio della rinascita di un altro gioiello dell’ospitalità. Il gruppo Baglioni Hotels ha acquistato l’ex Paradiso al Mare sul viale e quell’albergo, chiuso e in degrado da troppi anni, adesso diventerà un nuovo elemento della grande catena internazionale di hotellerie a 5 stelle. Il progetto di ristrutturazione non è ancora stato depositato in Comune ma l’edificio è stato comunque cantierato per avviare i primi interventi di pulizia e bonifica degli spazi in vista dei lavori che dovrebbero prendere il via entro la fine dell’anno. Impegnative le opere edili a cura della ditta Villirillo costruzioni che ormai segue gli interventi più consistenti (come la villa del presidente dell’Ucraina Zelensky) e per il 2025 la nuova realtà dell’accoglienza potrebbe essere già disponibile con importanti ricadute occupazionali per tutto il territorio e il recupero di quei posti letto a cui – per troppo tempo – il paese ha dovuto rinunciare.
Da tempo il gruppo Baglioni Hotels, fondato 50 anni fa con una spiccata attenzione a valorizzare lo stile Made in Italy, corteggia Forte dei Marmi: in passato si sussurrò un interesse per acquisire il Grand Hotel Imperiale (approccio poi finito in un nulla di fatto col passaggio di consegne ad una cordata di russi), stavolta dunque l’investimento si è concretizzato con uno degli alberghi storici e dall’ubicazione invidiabile. E il contratto sarebbe stato sottoscritto anche in tempi rapidi. Nel marzo scorso i tecnici del gruppo hanno effettuato un sopralluogo esplorativo all’interno dell’immobile ex ’tre stelle’ sul lungomare che conta ben 65 camere con parcheggio e piscina esterni e già era nell’aria la possibilità che quell’albergo dismesso da troppo tempo avesse le caratteristiche per diventare un gioiellino luxury targato Baglioni Hotels. Del resto Il Paradiso al mare da tempo faceva gola a impenditori o gruppi che avevano avviato contatti per riaprire la struttura che nel 2014 – a circa 15 milioni di euro – fu venduta dalla famiglia Scialli alla cordata di investitori russi che ha comprato anche l’Alcyone e il Mirabeau. Un tris d’eccellenza che aveva fatto pensare a milioni e milioni in arrivo per potenziare l’offerta alberghiera con un rilancio alla grande. Che si è tradotto con il più triste dei ’nulla di fatto’ e il Paradiso al mare che, per troppi anni, è rimasto desolata cartolina di abbandono proprio sul lungomare. Così come accadde per l’ex hotel Nettuno, oggi diventato La Datcha di Tinkoff, anche in questo caso l’ipotesi di una ripartenza in spolvero targata Baglioni fa davvero ben sperare.
Francesca Navari