REDAZIONE VIAREGGIO

La crescita di Sanlorenzo: "La sfida cruciale del futuro?. Trovare altri spazi produttivi"

Perotti, presidente del colosso della Darsena: "Abbiamo rilanciato l’area ex Sec. Ma adesso abbiamo bisogno di specchi d’acqua per nuovi modelli, refit e rimessaggio".

Perotti, presidente del colosso della Darsena: "Abbiamo rilanciato l’area ex Sec. Ma adesso abbiamo bisogno di specchi d’acqua per nuovi modelli, refit e rimessaggio".

Perotti, presidente del colosso della Darsena: "Abbiamo rilanciato l’area ex Sec. Ma adesso abbiamo bisogno di specchi d’acqua per nuovi modelli, refit e rimessaggio".

Sanlorenzo è il secondo produttore mondiale di yacht rispetto alla lunghezza complessiva delle barche in costruzione con 4.500 metri totali e 132 progetti attivi. Nel 2023 ha fatturato oltre 840milioni di euro. Gli yacht prodotti dal gruppo che ha sede ad Ameglia, hanno una lunghezza media singola di 34,1 metri e registrano una forte presenza in Europa con vendite per 577 milioni di euro. Continua l’espansione nel mercato americano e nell’Asia Pacifico, area in cui ha aperto un ufficio vendite a Sidney. Massimo Perotti è il presidente di questo colosso della nautica.

Presidente, qual è l’incidenza che il cantiere ha avuto su Viareggio e dintorni, la sua evoluzione e le ricadute economiche generate?

"Sanlorenzo ha un legame storico con Viareggio, iniziato quando Giovanni Iannetti, nel 1972, decise di trasferire qui l’azienda da Limite sull’Arno. Nel 1999 la sede fu portata ad Ameglia e, quando ho avuto l’opportunità di acquisire la maggioranza della società, ho deciso di riportare Sanlorenzo anche a Viareggio rilanciando, nel 2007, l’attività nelle aree dell’ex cantiere SEC. Qui abbiamo avviato due nuove linee di prodotto Alloy, prima con un 40 metri e poi evolutasi in 44 (linea con scafo e struttura in alluminio) e, inoltre, i modelli SD92, SD126 e 44 Steel".

Vi siete anche espansi?

"Sì, abbiamo allargato la produzione con nuovi modelli, proseguita nel 2018 con l’acquisizione dei capannoni ex FIPA, per lo sviluppo della rivoluzionaria gamma SX, a partire da SX88 fino al più recente SX110. Poche settimane fa abbiamo annunciato il varo della nuova ammiraglia della Business Unit Yacht, SD132, a testimonianza del ruolo del cantiere come uno dei poli produttivi più rilevanti. Siamo un motore economico per il territorio, con circa 130 dipendenti diretti e oltre 50 ditte in appalto, per un totale di circa 600 addetti coinvolti nelle attività produttive giornaliere e con una filiera di fornitori di materiali e servizi".

È anche una promozione per Viareggio...

"Grazie alla natura internazionale della nostra clientela, il cantiere proietta una visibilità globale per Viareggio, con ricadute positive anche nel settore dell’ospitalità e della promozione del territorio. Siamo non solo un simbolo dell’eccellenza nautica viareggina, ma anche un elemento strategico per l’ economia e lo sviluppo del settore marittimo locali".

A Viareggio quanti siti produttivi e quali sono i tipi di yacht prodotti?

"Abbiamo uno dei tre poli produttivi della nostra Business Unit Yacht, per yacht tra i 30 e i 40 metri, e supporta anche la costruzione di nuove unità parte della Business Unit Superyacht. Negli ultimi 18 anni questo sito ha visto una crescita straordinaria, passando da una superficie coperta di 3.500 metri quadrati agli attuali 19.000, distribuiti su un’area complessiva di 31.000 metri quadrati, quintuplicando così la nostra capacità produttiva".

Quanti yacht vengono varati ogni anno?

"Vengono realizzate e varate circa 35 unità, suddivise in una gamma di 8 modelli. Questi numeri sono destinati a crescere ulteriormente nei prossimi tre anni, confermando la volontà dell’azienda di investire e crescere sul territorio".

Quali sono i potenziali sviluppi degli insediamenti in loco viste anche le difficoltà di trovare aree dedicate alla produzione, alla manutenzione e refit?

"Oggi il reperimento di nuovi spazi rappresenta una sfida cruciale, che riguarda non solo l’espansione delle aree dedicate alla costruzione di nuovi modelli, ma anche la disponibilità di posti barca tanto in rimessaggio quanto in specchio acqueo".

Qual è la vostra strategia industriale?

"Per gestire in maniera efficiente questa complessità, abbiamo deciso di adottare una strategia di sviluppo industriale che prevede acquisizioni mirate e strategiche, con lo scopo di aumentare la nostra capacità produttiva. Un approccio reso possibile dalla solidità finanziaria dell’azienda. Sanlorenzo conferma la volontà di continuare ad investire nel territorio rafforzando il proprio ruolo di protagonista della nautica italiana e internazionale e sostenendo la crescita del settore a Viareggio, come testimonia anche la partecipazione come socio di maggioranza del Polo Nautico viareggino".

Walter Strata