DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

La Croce Verde punta alla Laveno: "Vorrei restituirla alla comunità"

Il presidente Dalle Luche annuncia l’interesse dell’associazione per la colonia. "Ma serve l’aiuto della città"

Il presidente regionale Anpas Dimitri Bettini (a sinistra) e il presidente della Croce Verde Gabriele Dalle Luche durante la cerimonia di ieri mattina nella sala «Maurizio Tosi»

Il presidente regionale Anpas Dimitri Bettini (a sinistra) e il presidente della Croce Verde Gabriele Dalle Luche durante la cerimonia di ieri mattina nella sala «Maurizio Tosi»

Acquistare l’ex colonia Laveno come miglior regalo per festeggiare i 160 anni della Croce Verde. Sognare è lecito quando in ballo c’è il futuro di un’associazione che ha abbondantemente superato il secolo e mezzo di storia e gonfia il petto quando ricorda di essere la pubblica assistenza più antica d’Italia. A svelare pubblicamente questa ambizione è stato il presidente Gabriele Dalle Luche ieri mattina in una gremitissima sala "Maurizio Tosi" all’avvio delle celebrazioni per i 160 dell’associazione di via Capriglia. Un compleanno doppio, in realtà, visto che nel 2025 ricorrono anche i 120 anni della fondazione della casa di riposo, oggi incarnata dalla rsa Villa Ciocchetti di proprietà della Croce Verde.

Che l’associazione abbia puntato gli occhi sull’ex colonia, di proprietà dell’Asl, non è una cosa recente. Ma i propositi hanno avuto una decisa accelerata dopo il caos scoppiato sull’acquisto ad opera del gruppo "Setha", che ha annunciato una battaglia legale contro l’azienda sanitaria per ottenere il riconoscimento dell’acquisizione dell’immobile sul viale Apua. "Da pietrasantino – spiega Dalle Luche – mi si stringe il cuore quando percorro il viale Apua e vedo la Laveno: è un peccato che sia in quelle condizioni di degrado e abbandono. Ritengo sia un bene da restituire alla comunità, dandole una chiara destinazione socio-sanitaria in modo da rispondere alle esigenze purtroppo sempre più drammatiche dei cittadini".

L’eventuale operazione-Laveno darebbe vita, pertanto, a un trittico targato Croce Verde che già include l’associazione in via Capriglia e la Villa Ciocchetti, dove a fine gennaio partiranno lavori di ristrutturazione (da 4 milioni di euro) che riguarderanno cappotto, infissi, consolidamento sismico, impianto riscaldamento e impianto dell’acqua sanitaria (la conclusione è prevista entro l’anno).

"Oltre alla Rsa – prosegue – serve anche un progetto per assicurare un’assistenza domiciliare seria e fatta bene, ad esempio per i malati di Alzheimer. Tutto questo in un’ottica di servizio socio-sanitario che deve restare pubblico. Ma alla luce dei tagli dell’ultima legge di bilancio la preoccupazione è forte: è in gioco la tenuta sanitaria della nostra comunità". Dalle Luche, il cui mandato (per ora il primo) finirà a dicembre, lancia un appello urbi et orbi: "Chiediamo aiuto a tutte le forze e le energie positive della città affinché sostengano l’acquisto della Laveno. Mettiamoci a un tavolino: noi ci siamo".