Viareggio, 14 febbraio 2023 – Inginocchiato davanti al suo amore per chiederle di sposarlo. E’ il gesto che vi abbiamo raccontato ieri di Roberto Vannucci davanti al suo carro quando è passato davanti a piazza Mazzini. Un gesto fatto davanti alle migliaia di persone che in quel momento stavano affollando i Viali a Mare in occasione del secondo corso mascherato. Un gesto che ha colpito, non fosse altro perché avvenuto nella domenica precedente al San Valentino di oggi. Insomma tutti gli ingredienti per commuovere gli innamorati e i romantici impenitenti. Ma proviamo oggi a riavvolgere il nastro e a vedere la stessa scena dalla parte opposta. Cioè dalla parte di chi (Alessandra Reggiannini è il suo nome) ha ricevuto quella proposta di matrimonio e ha visto davanti a sé il proprio amore inginocchiato con un fiore in mano. Mentre migliaia di persone erano tutte intorno a loro. Una scena quasi da film. Come Richard Gere e Julia Roberts in Pretty Woman.
Alessandra, che effetto ti ha fatto?
"Mi ha choccato, devo dirlo. Non me l’aspettavo, ma l’ho molto gradito. Era un po’ di tempo che ci si scherzava su io e lui. E gli dicevo che prima o poi me l’avrebbe chiesto a Carnevale. Ma non credevo che l’avrebbe fatto per davvero".
Come vi siete conosciuti?
"E’ una storia un po’ strana e particolare. Io all’epoca abitavo nel Mugello. E da tanti anni non venivo al Carnevale di Viareggio. Su Facebook vidi i carri e rimasi colpito da quello di Roberto".
Perché? Qual era?
"Era ‘Figli di un dio minore’ del 2014 e raffigurava Freddie Mercury. Io sono sempre stata un’appassionata dei Queen e così, sapete come si fa?, gli chiesi l’amicizia su Facebook. Poi decisi di venire e, quando mi avvicinai al carro, rimasi sorpresa che lui mi riconobbe subito e mi chiamò per nome. Ci siamo messi un po’ a parlare. E abbiamo continuato a farlo per quasi due anni solo telefonicamente. Senza mai incontrarci di persona".
E alla fine è scoccata la scintilla...
"Sì. Lo invitai a prendere un caffè qui da me in Mugello. Venne e da allora stiamo sempre insieme. Io ho lasciato il lavoro e la casa. E sono venuta qui per stare con lui".
E che hai trovato in quel carrista da farti innamorare? Com’è Roberto Vannucci fuori dal personaggio pubblico, lontano dal corso mascherato e dalla Cittadella?
"Di lui mi ha colpito la dolcezza e la tenerezza. Lo so che sembra un tipo scorbutico e che quando si arrabbia è bene stare a una certa distanza... ma in fondo in fondo ha un animo gentile e sensibile. Ed è anche molto romantico come ha fatto vedere a tutti domenica al corso".
E anche da un punto di vista professionale vi siete incontrati?
"Io all’epoca lavoravo nel ristorante del mio ex come addetta alla reception e alla cassa. Ma ho sempre avuto una certa vicinanza con il mondo dell’arte. Oggi quel vecchio lavoro non c’è più. Ma in compenso collaboro con Roberto nella realizzazione del carro. E devo dire che il mondo del Carnevale è un qualcosa che sento far parte di me. Ho fatto anche dei quadri che ho esposto in alcune mostre e ristoranti".
Paolo Di Grazia