Tra chi sgomita per il grande salto dalle mascherate ai carri, la qualità è alta. Molto alta. Il campione in carica Silvano Bianchi riflette sul tempo e sui rapporti tra generazioni nel suo "Sogna ragazzo sogna": un’opera a tratti nostalgica, trattata dall’artista con la consueta delicatezza e un tocco di romanticismo. Affronta la satira politica e lo fa con coraggio Edoardo Ceragioli, che raffigura "L’Estrema Unzione" della sinistra e dei suoi valori svuotati di significato, mentre la destra raccoglie i frutti della disfatta. Tema simile ma dai tratti globali e da posizioni diverse è quello trattato Stefano Di Giusto, che raffigura Bill Gates nelle vesti de "Lo Sciamano", veggente di nuove pandemia e di piatti a base di farina d’insetti. Anche Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi riflettono sul presente, concentrandosi sulle tragedie della contemporaneità: gli artisti, con "Sulle ali dell’innocenza... plin plin" mettono al centro della loro opera i bambini, prime vittime delle storture del mondo, che si trasformano in farfalle in una speranza di lieto fine.
Ha una chiave letteraria "L’essenziale è invisibile agli occhi", di Vania Fornaciari e Roberto De Leo, che con un omaggio all’opera letteraria di Saint-Exupéry invitano a riscoprire la purezza dei bambini. Il fil rouge della violenza che si respira nel mondo d’oggi ritorna anche nella mascherata di Michelangelo Francesconi, "Come un sogno ad occhi aperti", in cui l’amore di Howl e Sophie trova finalmente una casa nel castello errante, riuscnedo a vincere le difficoltà e a sognare. Satira politica squisitamente nazionale infiamma l’opera di Giampiero Ghiselli e Maria Chiara Franceschini: in "C’è qualcosa che non torna", si vedono gli esponenti della destra di governo rivestiti a nuovo, ma con le idee del passato che, purtroppo, rischiano di tornare in auge anche al giorno d’oggi. Rivoluzione, colori e felicità sono i protagonisti di "The Beatles Yellow Submarine" di Giacomo Marsili: l’artista invita, tramite l’inconica band di Liverpool, a ritrovare la gioia anche nelle situazioni difficili, in una festa collettiva come quella del Carnevale di Viareggio da vivere nel segno della pace.