"Su Sea i conti non tornano": Fratelli d’Italia attacca l’amministrazione Pierucci sull’annoso contenzioso con l’azienda dei rifiuti di Viareggio dopo il passaggio ad Ersu avvenuto nel 2019. Preoccupa dunque il contenzioso che oramai si trascina fin da allora e che tanto sta costando al Comune anche in termini di spese legali e consulenza. "La difesa infatti è stata affidata esternamente, nonostante l’ente sia dotato di ufficio legale - esordisce Rita Lari - La questione tra fatture contestate e non pagate e modifiche unilaterali del contratto con Sea, se non trova una soluzione, rischia di avere ripercussioni anche sulla responsabilità amministrativa di chi ha deliberato gli atti, decidendo di estendere il porta a porta su tutto il territorio comunale affidando la gestione ad Ersu con importanti ripercussioni sul costo del servizio. In buona sostanza si è deciso di non pagare delle fatture e di spendere di più con un altro gestore".
Questo era stato già contestato a suo tempo all’ex sindaco Alessandro Del Dotto, fautore del cambiamento di azienda per gestire la questione dei rifiuti. "Fa certamente discutere lo stanziamento di fine anno della giunta per 350.000 euro per il contenzioso, quando sul capitolo del costo del servizio, lo stanziamento assestato 2023 ammonta complessivamente a 10.030.389 euro: quindi è difficile pensare che l’importo di 350.000 riguardi il contenzioso Sea, perché parrebbe riferirsi al costo del servizio affidato ad Ersu - prosegue la consigliera - Anzi, voglio ricordare che il costo del servizio, secondo il piano economico finanziario approvato dal consiglio comunale a maggio 2022, prevedeva il seguente andamento: 10.469.697 euro l’anno per il 2022, 10.471.830 per il 2023, 10.801.161 per l’anno 2024 ed ben 11.171.299 per il 2025".
Per non parlare del bilancio 2024, approvato in fretta e furia secondo FdI e che presenta un accantonamento per il fondo contenzioso di 1.476.980 euro, parecchio diminuito rispetto agli anni precedenti. "E’ del tutto evidente che, nonostante i processi di semplificazione ad oggi in corso, per quanto riguarda la pubblica amministrazione, il contenzioso Sea ha portato anche un carico amministrativo e la produzione di una serie di documenti che hanno appesantito notevolmente l’attività del Comune - chiude Lari - e questo per dire che se la semplificazione non è nella testa di chi amministra, vanifica qualsiasi sforzo e danneggia la cittadinanza. Ma non solo, tutto questo per poi arrivare alla fusione di Sea ed Ersu, che, ad inizio 2023, Reti Ambiente dava quasi per scontata. Troppi errori che gravano sulle tasche dei cittadini non possono essere lasciati impuniti, quanto meno a livello politico".
Isabella Piaceri