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La guerra in Medio Oriente. Santini: "Il Pd sbandiera pace poi è col Paese anti-omosex"

Il capogruppo Lega: "La sinistra sostiene la Palestina che mortifica la libertà e condanna i gay. Vediamo se nel Giorno della Memoria tornerà a spendere parole di circostanza per gli Ebrei".

La guerra in Medio Oriente. Santini: "Il Pd sbandiera pace poi è col Paese anti-omosex"

"Il Pd sbandiera libertà, diritti e mi invita ad essere sensibile alle manifestazioni per la pace. Ma se in questo terribile conflitto vincerà la Palestina ci sarà lo stesso nel 2024 il gay pride a Tel Aviv?". Il capogruppo Lega, Alessandro Santini, fa una articolata disamina "sulle tante contraddizioni del Pd che è dalla parte del Paese dove gli omosessuali sono al bando". Infatti i referenti di partito avevano osservato che "invece di vietare iniziative, come propone Santini, come accaduto a Firenze, con la grande partecipazione alla manifestazione con la presenza del rabbino e dell’imam, sia il momento di fare sentire la voce della pace, per fermare il conflitto, per evitare sempre più vittime innocenti. Contro il terrorismo di Hamas, contro i bombardamenƟ sulla popolazione civile a Gaza".

"Sono molto preoccupato per lo scenario internazionale in atto – premette Santini – ho personali contatti con la comunità ebraica romana e conosco famiglie che hanno parenti sotto l’incubo delle bombe. Il Pd quindi si faccia un esame di coscienza e si domandi da che parte sta e che fine hanno fatto le varie battaglie sulla difesa dei diritti. Mi pare che sia già stata abbandonata la tutela di poveri e degli operai; poi si sono riempiti la bocca con i diritti degli omosessuali e la lotta contro le discriminazioni e le discriminazioni sessuali. L’onorevole Zan, che tanto nel recente passato ha cavalcato l’onda Lgbt, immagino sia in crisi di identità per colpa del suo stesso partito visto che la sinistra sostiene la Palestina che è lo Stato che non garantisce i diritti omosessuali mentre Israele è il primo Paese del medioriente che ha scritto una legislazione a favore loro. Basti pensare che il più famoso gay pride si tiene a giugno a Tel Aviv. Immagino – incalza il capogruppo Lega – che ci sarà stato qualche rappresentante Pd e ricorderà pertanto quanta democrazia c’è in Israele, mentre la Palestina condanna l’omosessualità e la stessa cosa accade in Egitto e in Marocco".

Il consigliere del Carroccio affonda il colpo verso il Pd ammonendolo "a guardare prima in casa propria visto che c’è confusione, piuttosto che in casa del Santini". "Ovviamente sostengo le ragioni di Israele – rimarca ancora – ma se vincesse la Palestina e questo venisse occupato, il Pd pensa che il Gay Prine da Tel Aviv verrebbe rifatto? Condanno il terrorismo di Hamas che difende la Palestina: se ci fosse così distanza tra le due realtà, come evidenzia con cotanto zelo il partito democratico, come mai i territori di Hamas sono puntellati da missili? E perchè si scavano cunicoli per invadere Israele? E lo sa il Pd che durante le manifestazioni spesso ci sono rappresentanti di Hamas che inneggiano all’utilizzo di gas contro gli ebrei e all’apertura dei campi di concentramento? Troppo facile tacciare la destra di razzismo per quanto accaduto nella Seconda Guerra Mondiale, con l’orrore dei campi di sterminio. La destra del 2023 è a difesa di Ebrei e di Israele mentre il Pd è contro".

"Il prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria – conclude Alessandro Santini – mi auguro che questa guerra sia finalmente conclusa. In ogni caso il Pd e la sinistra sono già pronti a snocciolare i consueti discorsini di maniera per ricordare l’uccisione degli Ebrei? Il fatto è solo uno, ed inconfutabile: la Lega è con Israele mentre il partito democratico con la Palestina che è contro Ebrei e diritti di genere".

Francesca Navari