
La mascherata in gruppo «Sogna ragazzo sogna» di Silvano Bianchi (foto Umicini)
Seconda (e ultima) puntata dell’analisi del voto dei giurati. Proprio come tra i carri, sia grandi che piccoli, a dispetto della qualità media molto elevata i 30 esperti sono rimasti letteralmente folgorati dalle due opere vincitrici: tra le Mascherate in Gruppo, "Sogna ragazzo sogna" di Silvano Bianchi ha staccato la concorrenza di 14 punti; tra le Maschere Isolate, Sara Culli si è imposta di 12 lunghezze.
Mascherate in Gruppo
Un plebiscito, dunque, per il giovane mascheratista in rampa di lancio: Silvano Bianchi ha bissato il successo dello scorso anno conquistando 79 punti, frutto di ben 13 primi posti assegnati dalla giuria al suo Sogna, ragazzo, sogna: in pratica, quasi la metà dei giurati l’ha piazzato in testa, e solo un giurato su tre l’ha escluso dal podio. Al secondo posto con 93 punti si è piazzata Come un sogno ad occhi aperti di Michelangelo Francesconi: 8 giurati hanno valutato la sua opera come la migliore tra quelle in gara, e complessivamente due giurati su tre l’hanno messo almeno sul podio. Terzo posto per Edoardo Ceragioli con 119 punti, autore di L’estrema unzione, costruzione più ’divisiva’ rispetto alle altre due: quattro giurati l’hanno piazzato al primo posto, ma nel suo score ci sono anche sei piazzamenti bassi, con cinque penultimi posto e addirittura un ultimo posto. Fuori dal podio s’incontra Giacomo Marsili con 134 punti: The Beatles: Yellow Submarine è piaciuto parecchio ai 12 giurati che l’hanno messo sul podio (con addirittura un primo posto), ma sul suo risultato pesano in negativo anche tre ultimi posti. Quinti in classifica sono arrivati Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi con 147 punti: Sulle ali dell’innocenza... plin plin è stata forse la mascherata che ha diviso di più i giurati: ha ottenuto quattro primi posti e altrettante ultime posizioni e il risultato raggiunto è più il frutto di una media tra gli estremi che di una tendenza specifica verso una piazzamento. Terzultima in classifica con 158 punti, L’essenziale è invisibile agli occhi, di Vania Fornaciari e Roberto De Leo, che assieme a Giampiero Ghiselli sono gli unici a non aver ottenuto primi posti dai 30 giurati; la loro opera ha comunque ricevuto sei votazioni da podio. Settima in classifica, penultima, con 163 punti si è piazzata C’è qualcosa che non torna, di Giampiero Ghiselli: quattro podi per la mascherata, che però subisce l’influsso di tanti voti negativi. All’ultimo posto è arrivato Stefano Di Giusto con Lo sciamano, che ha totalizzato 187 punti: più di un terzo dei giurati l’ha messo in ultima posizione, ma ce n’è uno a cui lo sciamano è piaciuto più di tutte le altre mascherate, e dunque l’ha messo primo.
Maschere Isolate
Votazione bulgara per Sara Culli e Il Sognatempo: appena 65 punti totalizzati e 24 podi su 30 votazioni, con la bellezza di 14 primi posti. Ottimo risultato anche per Andrea Giulio Ciaramitaro e Cosa stiamo diventando, che ha preso 77 punti frutto, tra l’altro, di nove primi posti e ben 22 podi. Il terzo posto, occupato da Lorenzo Paoli, è già più staccato: 103 punti per Presto che è tardi, che beneficia di due primi posti ma subisce l’influsso anche di un’ultima posizione. Quarto posto con 126 punti per Alessandro Vanni, autore di Love is all you need che ha raccolto tre massimi apprezzamenti e un buon numero di podi. Al quinto posto, vanno a braccetto Simona Francesconi con Il generale Mannaggia e Edoardo Spinetti con Morfeo e i sogni nel cassetto, che hanno totalizzato 164 punti a testa: più omogenea la valutazione di Spinetti, più ondivaga quella di Francesconi, che con la sua caricatura ha conquistato il palato di un giurato che l’ha messa al primo posto. Settima e penultima posizione per Raffaele Morvillo: il suo S.O.S. Zoo - Il profumo della libertà, con 168 punti, tallona il quinto posto grazie anche a una prima posizione ottenuta. Ultimo e staccato Alessandro Mattiello, autore di Scivolando tra le dita, che con 213 punti non è riuscito a far breccia nei cuori della giuria.