
Anche dopo il corteo, che domenica ha visto sfilare attivisti, continua il dibattito su lavoro e ambiente
Dopo il corteo, la scia di polemiche e prese di posizione. Non si placa la diatriba per la manifestazione che domenica ha visto la presenza degli ambientalisti per esternare il proprio dissenso all’accordo tra Comune e Henraux per l’estrazione sul Monte Altissimo. E pure sui social si consuma un clima ’infiammato’ politicamente, con il consigliere Riccardo Biagi che è diventato bersaglio di una serie di commenti di esponenti della maggioranza su facebook. "Chiedo le dimissioni del presidente del consiglio comunale Marco Pellegrini che li ha ospitati nelle sua pagina – sostiene – ma anche degli assessori Silicani e Mozzoni, del vice sindaco Bernardi e del direttore delle Terre Medicee Davide Monaco. Quel post contiene farneticanti, false, depistanti dichiarazioni e il presidente del consiglio comunale deve tutelare la dignità dei consiglieri comunali. Ricordo che da assessore non ho mai votato la conciliazione con Henraux perchè non è mai approdata in consiglio ma l’allora amminsitrazione Tarabella si limitò ad elaborare la proposta concordandola con Asbuc". Il segretario generale Fillea Cgil Lucca Michele Mattei pone invece l’accento sul documento sottoscritto da 120 dipendenti Henraux per sollecitare il rispetto del loro lavoro. "Siamo stanchi – evidenzia – che le istanze dei lavoratori vengano sempre recepite come favore ai “padroni”. Tali energie dovrebbero essere spese nel trovare un equlibrio tra ambiente e lavoro. Giusto é che ci sia un ritorno sul territorio oltre che in posti di lavoro anche in opere pubbliche, servizi sociali e progetti di sviluppo sostenibile. In questo modo l’estrazione può convivere col futuro del territorio. Quello che non è accettabile è minimizzare l’importanza del settore. Il progresso tecnologico ha visto il numero degli addetti calare, è altrettando vero che in provincia di Lucca sono più di mille gli addetti alla lavorazione del marmo, senza tenere conto dell’indotto. La realtà dei fatti è che, al momento, non c’è un’economia alternativa che possa garantire il medesimo stile di vita e chi sostiene il contrario ha un punto di osservazione miope". Rifondazione Comunista Versilia si schiera con gli ambientalisti. "Le montagne non ricrescono e la Versilia ha bisogno di interventi pubblici che aiutino lo sviluppo di un’economia produttiva e diversificata, non della svendita senza limiti di una risorsa finita come il marmo".
Francesca Navari