ENRICO
Cronaca

La melodia italiana è Rosanna Fratello: "Il mondo cambia, la tradizione resta"

Dal manifesto femminista “Sono una donna, non sono una santa“ al GF: intervista alla star italiana anni ’80

La melodia italiana è Rosanna Fratello: "Il mondo cambia, la tradizione resta"

La melodia italiana è Rosanna Fratello: "Il mondo cambia, la tradizione resta"

Salvadori

Una stella della musica italiana degli anni Settanta e Ottanta ma che è aperta alle novità che caratterizzano il mondo dello spettacolo. Anche se i nuovi canoni musicali sono lontani dai suoi.

Rosanna Fratello è sempre stata all’avanguardia. La sua canzone Sono una donna, non sono una santa nel 1971 era un manifesto femminista. E il pubblico è stato subito stregato dalla sua bravura e dalla sua bellezza: sette volte al Festival di Sanremo, tantissime serate e anche una partecipazione al Grande Fratello 2023.

Rosanna, scelte coraggiose ma consapevoli e anche azzeccate

"Ho sempre avute idee chiare, ho iniziato ragazzina con modelli che erano Barbra Streisand o Edith Piaff ma anche colleghe italianecome Iva Zanicchi. Ho avuto subito l’amore del pubblico che è rimasto forte anche in questi anni e quando sono stata chiamata al GF ci ho pensato su. Ne sono uscita bene, valorizzando anche il mio repertorio. Se t’amo t’amo che Malgioglio mi ha scritto nel 1982 la cantavano all’interno della Casa ed è diventata virale. Mi ha fatto conoscere ai giovani ed è stata riascoltata volentieri della mia generazione. Questa è la dimostrazione che lo spettacolo è cambiato ma la tradizione può trovare sempre il suo spazio".

Se Rosanna Fratello fosse una giovane cantante nel 2024 avrebbe dovuto affrontare i talent?

"Probabilmente sì, non ci sarebbe stata altra scelta. Per noi a fine anni ‘60 era paradossalmente più facile. C’erano i festival di

provincia, poi puntavi a Sanremo ma non dovevi lavorare sull’immagine, sui videoclip, sui social come accade adesso. Io

sono partita dal folk, poi c’è stata la melodia, Cristiano Malgioglio ha dato una svolta al mio repertorio ma la nostra musica era più semplice: ritornello, inciso, strofe, cambio di tono, il finale. Canzoni belle e facili che rimanevano nella testa della gente. Ora è tutto più difficile".

Soprattutto adesso nella musica come nella vita è tutto usa e getta…

"Proprio così, della musica di oggi rimane poco o nulla. Io amo molto i giovani, dico loro di insistere perché sono molto preparati anche se distratti da quello che ruota attorno alla musica. Hanno la necessita di essere personaggi sui social e sul web, di curare moltissimo l’immagine. Internet ha stravolto tutto e spesso generato un appiattimento. Ma chi ha le qualità deve battersi perché emergano e cercare di fare prodotti che durino nel tempo".

La stagione del solleone per voi era Cantagiro, Disco per l’estate poi Festivalbar e tante rassegne. Poche vacanze

"C’era un cartellone più ricco, più contatto con la gente. Ora tre-quattro appuntamenti di grande impatto e i tour. Noi eravamo più accessibili al grande pubblico, anche nei locali, e la gente si affezionava parecchio".

Quale mare è nel cuore di Rosanna Fratello?

"Da pugliese trapiantata in Lombardia ho frequentato molto la

Liguria di Levante e di Ponente ma sono sempre stata un fan della Versilia e ora ci abito con la mia famiglia. Ho scelto Pietrasanta: il mio luogo del cuore".