La memoria è un gesto d’amore. I 13 nuovi donatori di sangue nel ricordo di Emma e Leonardo

Sono stati accolti dalle mamme dei due fidanzatini: "Queste sono iniziative importanti. Così diffondiamo i valori di bellezza e solidarietà in cui sono cresciuti i nostri figli".

È viva la memoria di Leonardo Brown ed Emma Genovali, i due ragazzi coinvolti nel terribile incidente dello scorso luglio che ha scosso l’intera città. Un ricordo portato avanti da amici e parenti con gesti d’amore come quello presentato ieri al Centro Trasfusionale dell’Ospedale Versilia. Un’iniziativa promossa da Manuela Guidi, mamma di Leonardo, che in nome di suo figlio ha fondato l’associazione Leo Vive e che ha accompagnato nella sala trasfusioni, alla loro prima donazione, ragazzi e amici di Leo ed Emma.

Una bellissima coppia che, in quel pomeriggio d’estate, andava a godersi una giornata al mare, e che, tutto d’un tratto, è stata travolta dalla tragedia. Leonardo ha perso la vita dopo otto giorni di agonia all’ospedale Cisanello ed Emma, passati due mesi di ricovero, l’ha raggiunto. Due giovani solari e talentuosi: lui, amante del calcio e allenatore dei piccoli del Lido di Camaiore; lei, aspirante musicista. Che Manuela Guidi, al fianco di un’emozionata Ilaria Grazioli, la madre di Emma, ricorda evidenziando l’importanza di iniziative come quella proposta, "per continuare a diffondere – dicono – i valori di bellezza e solidarietà che caratterizzavano i nostri figli e per avvicinare sempre più persone, soprattutto giovani, alla donazione". Di sangue, ma anche di organi, in quanto lo stesso Leonardo nel 2022 aveva fatto la sua prima donazione di sangue e, dopo quello che è successo, ha donato gli organi.

La responsabile di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, Maria Silvia Raffaelli, e la rappresentante della Direzione sanitaria del Versilia Raffaella Monoli, ricordano, a proposito, i 13 nuovi donatori di questa prima giornata. E sottolineano il valore fondamentale della donazione, tassello essenziale in tante attività sanitarie "per le cure dei pazienti, le terapie, gli interventi chirurgici e i trapianti – dicono – che ogni giorno richiedono quantità di sangue. E che, per questo, necessitano di una risposta solidale e attiva, di tutti e specialmente dei ragazzi". Donare è semplice: basta avere 18 anni ed essere in buona salute.

G.P.