REDAZIONE VIAREGGIO

La nomina contestata: "Nessun mistero sugli atti"

Il presidente Miracolo replica a Santini. "Inoltrati gli allegati con i curricula". E sul fronte del cda diviso: "Ognuno ha le sue idee, è un segno di democrazia".

La nomina contestata: "Nessun mistero sugli atti"

Fabrizio Miracolo è il presidente del Festival Pucciniano

Nessun mistero e nessun segreto sugli atti che hanno portato alla nomina di Angelo Taddeo a direttore artistico del Festival Pucciniano. Ci tiene a sottolinearlo il presidente Fabrizio Miracolo nel rispondere alle accuse mosse dal consigliere comunale della Lega, Alessandro Santini.

Presidente, da dove partiamo, dagli omissis?

"Gli omissis presenti nel documento non riguardano la nomina del direttore artistico, ma esclusivamente altri punti all’ordine del giorno che non sono pertinenti alla richiesta specifica".

E invece i curricula mancanti degli altri che hanno risposto alla manifestazione d’interesse?

"Sono negli allegati. Noi abbiamo mandato il verbale completo della seduta, compreso i 28 curricula esaminati. Abbiamo seguito le procedure naturali, vale a dire io ho dato disposizione che venisse inoltrato tutto e così la segreteria del Festival ha mandato il materiale al dirigente del Comune che ha provveduto a far avere il materiale a Santini. Comunque ho già detto alla segreteria (e lo ha fatto in nostra presenza, ndr) di inoltrare nuovamente tutto il materiale completo dei 28 allegati con i currucula all’ufficio del dirigente comunale. Questo per la massima trasparenza possibile".

La nomina del nuovo direttore artistico non ha però avuto un voto unanime del cda...

"Non importa. Tutto è avvenuto secondo le regole stabilite dallo statuto della Fondazione. Ci sono stati due voti a favore, un voto contrario e un astenuto. In più in quella riunione c’era un’assenza giustificata".

La mancanza di unanimità all’interno del cda la preoccupa?

"Assolutamente no. Anzi lo vedo come un momento di ricchezza. All’interno del consiglio ognuno può e deve essere libero di esprimere le proprie idee. Questa è democrazia".

Nei giorni scorsi si è dimesso Pozzoli. Il quale a noi ha dichiarato che le sue dimissioni non sono legate alla nomina di Taddeo. Che idea si è fatto?

"Che sono due aspetti diversi, nonostante Santini pensi il contrario. Pozzoli si è dimesso per tutt’altri motivi, non per questo".

Sicuri di aver fatto la scelta giusta con Taddeo?

"Assolutamente sì. Abbiamo nominato un direttore d’orchestra che sarà capace di allestire un cartellone degno della storia della manifestazione e all’altezza delle aspettative dei cittadini di Torre del Lago e Viareggio. Io nella vita vado avanti di certezze e non di speranze. E sono certo che avremo un grande Festival".

Paolo Di Grazia