La nuova frontiera nautica: "L’unico limite è il cielo"

Si è inaugurato ieri in piazza Palombari dell’Artiglio il Festival della Robotica. Ad alternare le relazioni dei prof. il collegamento dal cantiere Azimut Benetti. .

La nuova frontiera nautica: "L’unico limite è il cielo"

La nuova frontiera nautica: "L’unico limite è il cielo"

VIAREGGIO

Si è inaugurato ieri pomeriggio, sullo sfondo di una piazza Palombari dell’Artiglio illuminata dai raggi del sole (quasi) estivo, il Festival della Robotica. A due passi dal molo e ad uno dal Club Nautico, nella sede più importante del distretto nautico e marino. Ed è proprio sulla robotica marina, e da diporto, che il Festival è incentrato, come gli interventi che hanno aperto la prima edizione viareggina. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore al turismo, Alessandro Meciani, e del direttore scientifico Mauro Ferrari, infatti, si sono tenute le relazioni, moderate dal caposervizio del quotidiano La Nazione di Viareggio, Tommaso Strambi, di esperti e ricercatori del mondo accademico.

“Sistemi di accumulo di energia per applicazioni nautiche“ è il titolo della relazione esposta da Roberto Saletti, ordinario di elettronica alla facoltà di Ingegneria Informatica di Pisa, coordinatore del laboratorio Semes, e velista regatante, che ha illustrato i possibili utilizzi dell’energia in nautica e gli obiettivi futuri, per pensare barche sempre meno inquinanti. Dall’ipotetico utilizzo di fonti come il vento, il sole e l’idrogeno, a quella che Saletti ha definito "la rivoluzione del litio", in una strada da percorrere, per l’assetto navale, già tracciata dal veicolare terrestre, e con l’utilizzo dei bms, sistema di gestione della batteria, come un sottosistema intelligente. Sistemi nuovi, e innovativi, come quelli proposti dai colleghi Giovanni Lombardi, docente di aerodinamica all’Università di Pisa sui foil come nuova frontiera della nautica, e Cesare Stefanini, direttore dell’istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna, sui Digital Twins, rappresentazione virtuale di un’entità fisica, delle imbarcazioni volanti a propulsione elettrica.

Innovativo, per il Festival della Robotica, anche il collegamento, ad intermezzo degli interventi, con Pietro Angelini, direttore generale di Navigo, e Iacopo Senarega, Project Manager del Gruppo Azimut Benetti, proprio dal cantiere di Livorno. "Non in un cantiere a caso - ha detto Angelini - ma nel capannone più grande che abbiamo nel territorio, con alle spalle una barca di 50 metri, dimostrazione di come sia cambiata anche la parte strutturale delle barche, che prevede un modo di navigare ed esplorare diverso, che implica anche il vivere a bordo e che innesca necessità, ricerca e sviluppo". "Sono maggiori le richieste come maggiore l’integrazione di tecnologia a bordo - aggiunge Iacopo Senarega - Come Azimut tralasciamo i motori diesel e usiamo sistemi ibridi, con un processo di elettrificazione, per gli aspetti ambientali. Così come l’ottimizzazione per carichi di bordo con un energy saving e un power management system: processi che permettono di migliorare la performance. Come l’ia, utile, per le centinaia di sensori dell’imbarcazione, già nella fase di progettazione, con cui non vediamo limite. L’unico limite, forse, è il cielo".

Gaia Parrini