di Gaia Parrini
C’era, una volta, davanti ai neri lecci di Piazza d’Azeglio, un "teatro fatto di niente", come lo chiamava Mario Tobino, dove Petrolini si presentava in "Gastone", Ermete Zacconi portava il suo teatro eclettico e dove sono passati gli anni, la storia, e il cinema di una città. Un Teatro "di nome Eden", che c’era, e, ancora, c’è. All’ombra di quegli alberi, "infiocchettato dalle spume bianche delle onde", rabbuiato dalla chiusura del 2020 dopo il primo decreto Covid, e, destinato, ora, con il riscatto del Comune nel luglio scorso della proprietà dell’immobile, ad una nuova vita. A divenire il simbolo di una città che ricomincia a vivere e respirare, tra le quinte e le poltrone, il teatro. E, proprio con l’intento di riuscire ad aprirlo, anche transitoriamente, l’amministrazione ha affidato allo studio architettonico di Paolo Polvani e Alessandro Grossi il piano per la messa in sicurezza e di adeguamento degli impianti, in attesa della completa ristrutturazione. Un progetto, come si legge nella determina pubblicata sull’albo pretorio del Comune, che conta un investimento di 148 mila e 607 euro per i lavori, e che interesserà la verifica, l’ampliamento, la sostituzione e l’adeguamento degli impianti elettrici di illuminazione ordinaria, di emergenza, della distribuzione della forza motrice, degli impianti di climatizzazione e dell’impianto di messa a terra. Con l’installazione, inoltre, di condizionatori Split in sostituzione di quelli esistenti non funzionanti in attesa del rifacimento dell’impianto di riscaldamento previsto nella fase successiva dei lavori. Come evidenziato nelle relazioni dell’impianto elettrico e di climatizzazione firmati dal progettista Luca Capecchi, la distribuzione elettrica all’interno delle aree sarà realizzata mediante impianti a vista o sotto traccia e la posa di prese di Forza Motrice ad uso civile alimenteranno tutta la zona del palcoscenico, del locale tecnologico, di uffici e camerini, e corpi lampada dotati di sistema a batteria tampone garantiranno la continuità al servizio energetico, in caso di mancata alimentazione della linea principale. Due, invece, saranno le tipologie di impianti che illumineranno il nuovo Eden, per gli ambienti "a maggior rischio di incendio" e quelli ordinari, come corpi e proiettori a Led a basso consumo per quest’ultimi e lampade munite di gruppo autonomo di alimentazione per le uscite di emergenza, per evitare che eventuali guasti possano causare il totale black out. Nuove dotazioni, inoltre, saranno allestite per i locali di servizi igienici con tre condotti di aspirazione, e per il riscaldamento della struttura, con l’installazione, agli interni del Teatro, di 9 nuove unità di macchine di pompa di calore ad espansione diretta, dislocate tra la platea e il primo piano in sostituzione dell’impianto esistente, per incrementare il comfort ambientale, l’efficienza energetica, la qualità del servizio, come la riduzione dei costi di gestione e di manutenzione. E per permettere una riapertura, anche solo parziale, per eventi e manifestazioni.