REDAZIONE VIAREGGIO

La pandemia dimezza i matrimoni Il giorno del sì in profonda crisi

Nel 2020 a Viareggio soltanto 107 le nozze, a fronte delle 239 registrate l’anno precedente. Un dato emblematico che ha riguardato indistintamente sia i riti civili che quelli religiosi

Fiori d’arancio più che dimezzati. Il 2020 segna promesse d’amore a picco, complice la paura e le previsioni governative che hanno limitato a 30 il numero di ospiti presenti al giorno del ’sì’. In sostanza chi già aveva in mente un matrimonio intimo ha potuto realizzare il proprio sogno come da programma, mentre a rinunciare sono stati i giovanissimi, più desiderosi della classica organizzazione romantica e principesca che è stata negata da pandemia, paura e restrizioni varie. E così tanti ristoranti, hotel e locali si sono visti costretti a restituire le caparre versate. E decine e decine di coppie versiliesi sono rimaste...’promessi sposi’.

A Viareggio sono i numeri a tradire la brusca frenata che il covid ha portato all’entusiasmo delle nozze: nel 2019 sono stati 239 i matrimoni, mentre nel 2020 sono scesi in picchiata a 107.

Chi aveva già scelto da tempo quella data significativa per celebrare un’unione, ha preferito rinviare al 2021 – che prospetta esiti più rosei da giugno a settembre quando è previsto un allentamento dei contagi – per non rinunciare alla scadenza così simbolica. Da vivere e condividere con più allegria e decisamente meno tensione rispetto al critico 2020. Nei numeri più contenuti spicca comunque un dato: l’impennata delle celebrazioni in forma civile. Nel 2019 infatti si registrano 203 matrimoni civili e 36 religiosi; nel 2020 90 civili e solo 17 religiosi. Le spose ventenni non rinunciano alla magia della promessa all’altare mentre il numero crescente di seconde (o terze) nozze sono il principale motivo di una scelta ’laica’ e meno pomposa. Sempre a Viareggio stabili invece le unioni civili con 7 coppie che si sono unite nel 2019 e 8 nel 2020.

Così le nozze ai tempi del covid hanno dato vita anche a linee moda per garantire fascino e romanticismo alle spose: mascherine di pizzo bianco, con cascate di perline o con assemblaggi di sangallo d’epoca da abbinare all’abito scelto per il giorno più bello. Un vezzo accessibile dato che i matrimoni celebrati con le nuove regole anti contagio sicuramente anche per quest’anno porteranno a risparmiare qualche migliaio di euro tra invitati ’ristretti’, banchetti limitati e quell’agognato viaggio di nozze in Polinesia rinviato...a data da destinarsi.

Francesca Navari