
Immigrazione
Viareggio, 24 luglio 2023 – Cambiare strategia politica a livello nazionale sull’accoglienza dei migranti per non scaricare il problema sulle spalle delle amministrazioni comunali. E’ questo in estrema sintesi, il pensiero del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro. In Toscana ci sono 3000 migranti da ricollocare in tutta la Regione.
A Firenze nei giorni scorsi è stato fatto un vertice con tutte le prefetture da cui è emerso che ognuna delle 10 province si deve accollare il 10% del totale. Significa che in provincia di Lucca ne devono arrivare circa 300. Per questo il prefetto di Lucca Francesco Esposito sta valutando eventuali disponibilità con i sindaci.
Ma Viareggio è già al completo. Il Comune, infatti, tramite l’Arci, il consorzio per la cooperazione e la solidarietà e un consorzio di cooperative sociali gestisce da sei anni un progetto di accoglienza tramite finanziamenti ministeriali. Il progetto ospita attualmente 30 persone adulte. Inoltre nella Comunità Alloggio per Minori viene ospitato uno straniero minorenne non accompagnato dai genitori che era sbarcato lo scorso dicembre nel porto di Livorno.
Al momento Viareggio non ha altre convenzioni in essere con strutture ricettive né, secondo l’amministrazione comunale vi sono privati o strutture ricettive interessati ad ospitare i profughi.
Per questo il sindaco Del Ghingaro ritiene che il dramma dei migranti non possa ricadere sui sindaci e sui territori ma vada risolto con politiche adeguate e sopratutto senza strumentalizzazioni. "Prima – afferma il primo cittadino – c’erano meno sbarchi di migranti ma se ne parlava di più. Ora ne arrivano molti di più ma non se ne parla. Non passa giorno che le autorità competenti chiedano aiuto ai sindaci per l’accoglienza. E i sindaci nella maggioranza dei casi hanno fatto il possibile e a volte l’impossibile in questi mesi e adesso non hanno più possibilità di mettere a disposizione strutture dedicate".
Il sindaco Del Ghingaro sottolinea che il problema, spesso e volentieri, viene riversato sui sindaci che devono poi togliere dal fuoco della politica la patata bollente: "Si riversa sui territori il dramma di una politica dell’accoglienza sbagliata e superficiale enfatizzando o negando perfino l’evidenza a fasi alterne, di una emergenza nazionale e internazionale. Su questo tema da anni si scaricano sui sindaci le inefficienze dei governi e questo non è più davvero accettabile. Non si strumentalizzi, in un senso o nell’altro, una situazione ormai al limite – conclude Del Ghingaro –. Non si faccia politica sulla pelle delle persone, si lavori per risolvere e ciascuno, ad ogni livello, si assuma le proprie responsabilità".
Paolo Di Grazia