La querelle sul Piano Operativo. Il Garante dà ragione al Comune: "Non fu negata la partecipazione"

Il gruppo dei Paesani aveva presentato ricorso lamentando il mancato coinvolgimento dei cittadini

La querelle sul Piano Operativo. Il Garante dà ragione al Comune: "Non fu negata la partecipazione"

La querelle sul Piano Operativo. Il Garante dà ragione al Comune: "Non fu negata la partecipazione"

"Non è stato precluso a nessuno un contributo partecipativo sul piano operativo". La Regione si è espressa a favore del Comune in merito al ricorso avanzato dal Gruppo dei Paesani all’Autorià Garante dell’informazione e partecipazione, per lamentare l’asserita assenza di coinvolgimento dei cittadini nonostante la raccolta di centinaia di firme. Al centro dell’attenzione dei paesani soprattutto la necessità di dire la propria sul futuro di due immobili: il previsto abbattimento dell’ex Greppia e la trasformazione della Teti in unità abitative contemplati nel nuovo strumento di pianificazione. Il garante regionale avvocato Francesca De Santis, premettendo nel proprio parere che "non rientra nelle sue competenze l’espressione di pareri e/o valutazioni ex post sull’attività partecipativa dei garanti locali, bensì ha competenze di collaborazione, supporto metodologico e monitoraggio dei garanti locali", fa una serie di considerazioni che depongono a favore della linea tenuta dall’amministrazione comunale. "Dall’esame della nota inviata dall’associazione dei Paesani – recita il Garante regionale – i profili censurati attengono principalmente a scelte che costituiscono espressione del potere pianificatorio il quale, come noto, è altamente discrezionale e non attiene alle competenze del Garante locale, bensì dell’amministrazione procedente. Leggendo peraltro il rapporto del garante per l’adozione pare evidente che sono stati counque garantiti strumenti (incontri e mail o pec) attraverso i quali i soggetti interessati hanno potuto inviare il proprio contributo partecipativo e in tali occasioni è consentito per legge a chiunque inviare un contributo partecipativo su qualunque argomento inerente l’atto di governo del territorio senza che l’amministrazione procedente o il garante lo metta espressamente a tema". Un paio di mesi fa il consiglio comunale ha esaminhato contro deduzioni e osservazioni al Piano che adesso è – in versione definitiva – al vaglio della Regione. Lo step successivo sarà l’approvazione (in autunno) da parte dell’assise.

Francesca Navari