FRANCESCA NAVARI
Cronaca

La raccolta del verde: "Non la cancelleremo. Aumento Tari ereditato"

L’assessore Silicani ribatte alle preoccupazioni del consigliere Biagi "Rifinanzieremo il porta a porta a primavera e poi c’è l’area di conferimento".

L’assessore all’ambiente Michele Silicani al centro della polemica del consigliere Riccardo Biagi

L’assessore all’ambiente Michele Silicani al centro della polemica del consigliere Riccardo Biagi

"Quello di Ersu è un calendario provvisorio: il servizio di ritiro del verde non sarà cancellato. E gli aumenti Tari sono sempre frutto dei contratti della precedente amministrazione". L’assessore all’ambiente Michele Silicani si risente a gran voce dopo che il consigliere Riccardo Biagi ha lamentato che da luglio – secondo quanto ufficializzato sul sito da Ersu – sarà eliminato il porta a porta per il verde, a fronte del balzello della tassa sui rifiuti. "È già stato chiarito che la nuova area di Ceragiola, che riceve anche il verde – rimarca Silicani – costituisce un servizio in più, non un servizio alternativo alla raccolta domiciliare. È stato anche chiarito che il porta a porta del verde prosegue come sempre, già finanziato per alcuni mesi (e da lì il calendario formale provvisorio dell’Ersu), e da rifinanziare a primavera a seguito del rendiconto con le prossime manovre di bilancio. Tutto qui. Quel che conta è che la gente veda il servizio proseguire per il prossimo anno. Ci vediamo a luglio per le conferme. A Biagi vorrei ricordare che l’effetto dei costi di raccolta lo vediamo nella Tari un biennio più avanti. Ad esempio, quello che si spende nel 2024 si ritroverà in tariffa nel 2026. Se andiamo ad analizzare gli ultimi anni, vediamo che i maggiori aumenti verificatisi, sono stati frutto delle politiche sui rifiuti attuate dall’amministrazione di cui Biagi faceva parte, che si sono ripercosse un biennio più avanti. Infatti la Tari 2021 è stata conteggiata sul consuntivo 2019 (aumento 4,15%); la Tari 2022 è stata conteggiata sul consuntivo 2020 (aumento 6,50%) e quella 2023 è stata conteggiata sul preconsuntivo 2021 (aumento circa 3%). Tutti aumenti – incalza l’assessore – che sono stati determinati dai contratti di servizio gestiti da Biagi & C., che per contro non hanno prodotto alcun miglioramento per gli utenti ma solo aggravi di spesa. Finalmente, la Tari del 2024 è stata conteggiata sul saldo 2022, dunque dell’attuale amministrazione. In questo caso l’aumento finale è stato contenuto al 2% nonostante l’impennata enorme dell’inflazione, che su scala biennale è stata superiore al 14% (2023 e 2024). A fronte di tutto questo, i cittadini di Seravezza oggi hanno però due aree di conferimento e vedono proseguire la raccolta del verde porta a porta mentre altri Comuni hanno dovuto interromperla"

Francesca Navari