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La rinascita di Maggiano A dispetto di furti e danni

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La rinascita di Maggiano A dispetto di furti e danni

Maggiano rinasce, un passo alla volta. Brulica di vita, grazie al lavoro certosino della Fondazione Mario Tobino. Ma le difficoltà sono molte: su tutte, le continue incursioni di giovani (e giovanissimi) che danneggiano quanto di buono viene fatto. "Ci sono intrusioni due, tre volte a settimana – racconta la presidente della Fondazione, Isabella Tobino – nonostante la struttura sia protetta da un sistema di allarmi e videocamere. E chi entra, quasi sempre distrugge qualcosa, anche solo forzando una porta". I numeri sono impressionanti: "Abbiamo contato circa 400 intrusioni – continua –; si tratta di giovani che vengono per il gusto del misterioso, dell’abbandono. Non sanno che in realtà Maggiano non è abbandonato; è pieno di vita. Ci siamo noi, c’è la sede del gruppo anziani, ci sono le visite, i convegni. Se uno vuole visitare il posto, ci sono continuamente delle visite. È una situazione preoccupante: oltre tutto, ogni volta che c’è un’intrusione deve intervenire la polizia, e così le forze dell’ordine vengono distolte dal territorio per andare a occuparsi di gruppetti di ragazzini, spesso minorenni, che di rado dimostrano un atteggiamento collaborativo. Senza dimenticare il fatto che una parte della struttura è pericolante, e quindi andare a Maggiano comporta dei rischi".

Per la Fondazione, i raid continui sono fonte di preoccupazione e sono un sacrificio dal punto di vista economico. "Non solo per noi – continua Tobino – ma pure per l’Asl, che deve intervenire. I disagi sono infiniti: penso ad esempio alle segretarie della Fondazione che devono chiudersi negli uffici perché non sanno mai chi potrà arrivare". La situazione è deprimente, considerata l’importanza storica del posto. "Maggiano dovrebbe essere rispettato: è un luogo della memoria da usare come base per costruire un futuro migliore, specie in questo momento in cui siamo estremamente fragili sotto il profilo della salute mentale".

E sì che la Fondazione si spende parecchio per rendere Maggiano vivo e vibrante: un luogo di memoria, ma pure di arte, di scienza e di ricerca. "Ogni due mesi c’è un convegno, Il prossimo convegno sarà questo sabato: ‘Vicissitudini della soggettività: creatività e psicopatologia’. Il 29 aprile daremo spazio alla musica con un concerto di chitarra classica: sul palco salirà una giovane musicista lucchese che ha creato i suoi pezzi partendo dagli scritti di Tobino. Inoltre, dal prossimo anno l’archivio di Maggiano sarà consultabile".

DanMan