SERGIO IACOPETTI
Cronaca

La riscossa degli anziani: "Una seconda giovinezza. Perché la vita non ha età"

Così Roberto Vannucci dedica la sua opera agli ’over’ che ballano sul mondo "Mi sono ispirato a mio padre, che non ha mai smesso di inseguire le passioni. E a mia suocera, che ha 85 anni e almeno tre volte alla settimana va in palestra".

Protagonista del carro una band di vecchietti rockettari, la “Nuova generazione“

Protagonista del carro una band di vecchietti rockettari, la “Nuova generazione“

Altro che vecchietti... Gli anziani di oggi sono i nuovi giovani. Perché? "Perché hanno più voglia di vivere, hanno più interessi e, soprattutto, sono meno depressi di chi giovane, in effetti, lo sarebbe. Almeno all’anagrafe". Ne è convinto Roberto Vannucci, che per il Carnevale 2025 presenta ‘Nuova generazione... balliamo sul mondo’. Una costruzione, di Prima Categoria, che rimette in discussione gli stereotipi sulla terza età: attivi e contenti della propria vita, i giovani anziani sono iperconnessi, autonomi, liberi, e senza ansia del futuro.

Roberto che carro sarà? "Sarà un carro movimentato, vispo, allegro. Un carro grande, come da tradizione, e che affronta un tema che sui Viali a Mare non si era mai affrontato".

Quale? "Quello dell’anzianità al mondo oggi, o per meglio dire cosa si intende per anzianità. Per me è uno stato più mentale che fisico. Gli anziani di oggi sono iper attivi, curiosi, dopo una vita di lavoro si vogliono godere il tempo libero. Del resto frequentano palestre, università, corsi di computer e cucina e poi, cosa paradigmatica per capire il loro cambio di personalità, suonano strumenti e non si vergognano di fare nuove conoscenze, anche sentimentali. La vita non ha età, la differenza sta nel come la vivi".

E come è nata l’idea? "Ho preso, chiaramente, spunto da due anziani vicini a me".

Possiamo sapere qualcosa di più? "Uno era mio padre, che fino a 95 anni ha continuato a coltivare la passione per la pittura e, cosa importante, mi ha sempre ripetuto che amava la vita. L’altra invece è mia suocera che, anche adesso a 85 anni, va tre volte alla settimana in palestra e non sta mai ferma. È una forza della natura".

Strutturalmente com si presenterà il carro? "I protagonisti sono cinque arzilli vecchietti che compongono la band musicale ‘Nuova Generazione’. Sono dei rocchettari scatenati ed ognuno di loro suona uno strumento. Due suonano la chitarra, uno il sax, uno la tastiera e uno la batteria. Sono tre donne e due uomini. Avranno abiti di stoffa, cuciti appositamente per calzarli, sgargianti e che rubano l’occhio. Dietro di loro ben 20 cornici ondulanti. Al loro interno delle foto di anziani degli anni Cinquanta. Uomini e donne che al loro cospetto svaniscono come coetanei ma appaiono, semmai, come i loro nonni, i loro genitori".

Quindi grande ritmo. "Sicuramente. Saranno snodati come non mai. Bacino, gambe, dita. Tutto un movimento sincronizzato; altro che reumatismi. E faremo ballare proprio tutti. Bando alla tristezza e viva l’allegria".

A far ballare ci penserà uno storico deejay del Carnevale, fra l’altro un cavallo di ritorno. "Eh sì. Andrea Paci, dopo 20 anni, è tornato da me che lo feci esordire in sfilata. Per noi è stato un ritrovarsi con grandissimo affetto".

La maschere quante saranno, da cosa saranno vestite? "Saranno circa 200, di cui 30 sul carro, vestite da anziani. Balleranno a più non posso e coinvolgeranno anche il pubblico".

Chi cura, invece le coreografie? "I coreografi sono Monica Corradi, Alessio Piriso e Fabio Musetti".

Sergio Iacopetti