La risposta dell’azienda: "Ricostruzione non vera"

"Davvero strano che l’amministratore intervenga su un fatto personale"

La risposta dell’azienda: "Ricostruzione non vera"

Maria Letizia Casani, direttrice Asl

L’Azienda Usl Toscana nord ovest evidenzia che l’Ufficio legale dell’Asl "ha attivato negli ultimi anni un ventaglio molto ampio di iniziative volte a tutelare l’immagine dei servizi e a proteggere gli operatori sanitari, in un momento in cui le aggressioni nei confronti del personale sono in continuo aumento". "Anche la lettera “di diffida al rilascio di nuove affermazioni e di invito a ritirare le dichiarazioni diffamatorie rese” rientra in questo ambito di tutela e protezione – sostiene la direzione, così replicando al sindaco di seravezza – nell’ultimo periodo sono state inviate molte note di questo tipo, così come sono state promosse varie querele, anche con risultati di condanna.

Queste lettere vengono inviate dall’Ufficio legale dell’Asl a un cittadino quando la ricostruzione dei fatti, presente anche (come nel caso specifico) su organi d’informazione o su canali social, non corrisponde a quanto verificato dall’Asl con i suoi professionisti. Questo perché alcune affermazioni possono minare il rapporto di fiducia tra utenti e Azienda sanitaria che si pone alla base di un efficiente ed efficace percorso di soccorso e di cura del cittadino. In base a quanto verificato dall’Asl le affermazioni della signora Tessa non appaiono infatti veritiere. Suo padre non è stato affatto “abbandonato in corsia” ma, dopo l’accesso in Pronto soccorso, ha seguito l’iter di tutti i cittadini ed è stato seguito in maniera adeguata e appropriata nel suo percorso, come ha relazionato il direttore del Pronto soccorso Giuseppe Pepe insieme a tutto il personale presente quel giorno in ospedale".

"Il dottor Pepe è tra l’altro disponibile a un confronto sul caso, basato anche sull’analisi diretta dei documenti clinici esistenti e delle testimonianze degli operatori coinvolti – prosegue l’azienda sanitaria – tutti addolorati dalle dichiarazioni non corrispondenti alla verità della cittadina. La direzione aziendale, anche tramite l’Ufficio legale, è quindi intervenuta - in questa come in altre situazioni - a tutela del proprio personale e per ribadire la correttezza del suo operato.

Sembra semmai singolare che un sindaco intervenga sulla stampa su una vicenda di tipo personale come questa".