
La processione guidata dal vescovo Giulietti e alcuni immagini della «Fiera del ciottorino»
La liturgia della fede, con la processione della vigilia presieduta dall’Arcivescovo Paolo Giulietti e riscaldata dalla luce dei lumini che hanno incorniciato il cammino religioso; e quella della tradizione popolare, che ha riunito ieri intere famiglie nel cuore della Vecchia Viareggio per un pomeriggio di festa alla “Fiera del ciottorino“. Con la prima vera giornata di primavera vanno dunque in archivio anche le celebrazioni della Santissima Annunziata, patrona della città. Una festa antica, che ha radici profonde, e la capacità di tramandarsi nel futuro come un’eredità. Fatta di riti semplici e di sapori autentici.
Dopo la messa solenne nel santuario della Santissima Annunziata concelebrata dai sacerdoti e dai diaconi della città e animata dalla “Schola cantorum Ave Maria”, a cui ha partecipato anche il sindaco Giorgio Del Ghingaro con una rappresentanza della giunta, le celebrazioni della patrona si sono spostate in piazza Santa Maria per il gran finale della "Fiera del Ciottorino" organizzata dal 1974 dal comitato della Vecchia Viareggio. Una lunga cavalcata cominciata il 12 di marzo che ha visto centinaia di bambini della scuole radunarsi sotto ai pini per dipingere un coccetto e realizzare una locandina. Con la premiazione degli autori del ciottorino d’oro e del manifesto per l’edizione 2026, il presidente del comitato rionale Franco Paladini traccia un bilancio della manifestazione: "E la soddisfazione più grande è la risposta della città, vedere i bambini di ieri accompagnare i propri figli alla festa, questo – prosegue – dà il senso dell’attaccamento dei viareggini all’evento". Presente anche il vicesindaco Valter Alberici, che ha sottolineato l’importanza sociale dell’evento "Capace di unire la città. Per questo – ha aggiunto – saremo sempre al fianco della Vecchia Viareggio".