La serrata dei balneari. Lido aderisce in massa: "È un messaggio forte"

Il presidente della categoria Marco Daddio crede nel segnale di protesta. Ma da Viareggio e Marina di Pietrasanta arriva il forfait: "Più danni che vantaggi".

La serrata dei balneari. Lido aderisce in massa: "È un messaggio forte"

Il mese clou della stagione balneare porta sempre un assalto di turisti

I balneari di Lido di Camaiore si schierano convintamente a favore dello sciopero nazionale proclamato dal Sib per la giornata di venerdì. E tuttavia, tanto sono uniti gli operatori camaioresi, quanto è frammentano il fronte versiliese dei balneari: da Marina di Pietrasanta e da Viareggio è arrivata ieri pomeriggio la notizia che gli stabilimenti non aderiranno alla serrata.

"Tutti i bagni terranno gli ombrelloni chiusi – spiega il presidente dei balneari di Lido di Camaiore Marco Daddio –; anche chi ha le tende parteciperà all’iniziativa: simbolicamente, i lettini saranno lasciati chiusi e verranno appoggiati a un palo della tenda". La presa di posizione dei balneari vuole essere un messaggio al governo in questo momento delicato: né la sicurezza in mare, né – se non in minima parte – il servizio offerto alla clientela subiranno delle compressioni. "La protesta andrà avanti dalle 8 alle 9,30 – continua Daddio –, in questo modo non si interromperà il servizio di sorveglianza nella maniera più assoluta, come da ordinanza balneare. Al termine dello sciopero, saremo noi operatori ad andare ad aprire gli ombrelloni. Inoltre, l’accesso al mare viene consentito.

Secondo il presidente dei balneari, l’importanza della serrata sta nel fatto che "non crediamo di dare un disservizio alla clientela, ma cerchiamo di far valere un nostro diritto, che è quello di sapere dal governo cosa verrà fatto per permetterci di tornare a lavorare senza un pensiero che ormai ci assilla da quindici anni. Il tema è inflazionato nel dibattito, noi balneari veniamo trattati da usurpatori del territorio: non è così, e anche su questo vogliamo sensibilizzare la clientela. Purtroppo, è più facile sparlare che venire a toccare con mano il lavoro che facciamo. Ho sperato che dalla Versilia si levasse un messaggio solido e forte: la nostra terra è quella che ha investito di più nel patrimonio immobiliare rispetto a tutte le altre marine d’Italia. Gli interventi sono stati tutti autorizzati, e portarci via il frutto di tanto lavoro senza indennizzo sarebbe una violazione del diritto di proprietà, che non vale meno del principio di libera concorrenza".

Dal resto della Versilia, però, non hanno risposto presente. Secondo Francesco Verona, responsabile dei balneari di Marina di Pietrasanta, "non si otterrebbe nessun risultato concreto con governo, ma solo disagi per i bagnanti". E da Viareggio, "pur saprendo che esistono validi motivi sia a favore sia contro l’iniziativa", tra i balneari è prevalsa la posizione di non aderire alla serrata, in particolar modo perché "l’iniziativa non è stata ritenuta chiara negli obiettivi da raggiungere ed è poco comprensibile da parte della clientela".

Daniele Mannocchi