La solidarietà di Fallou. Una tenda alla Bufalina per dare riparo e ristoro

Dal 2015 alla spiaggia libera c’è un "posto sicuro" allestito a uso dei lavoratori "Qua si trovano cibo, acqua e un punto ombra quando il sole picchia forte" .

La solidarietà di Fallou. Una tenda alla Bufalina per dare riparo e ristoro

La comunità senegalese ha creato una forte rete di solidarietà

TORRE DEL LAGO

Arriva ogni mattina con 4 o 5 pagnotte di pane sotto braccio, Fallou, all’ombra di quella tenda che nove anni fa, nel 2015, ha deciso di issare nella spiaggia libera della Bufalina, come punto di ritrovo, riposo e solidarietà per la comunità di uomini e donne senegalesi che, per quella spiaggia, ogni giorno, lavorano. Ed è con quel pane che, ogni giorno, tra le venti e trenta persone, in un numero che varia in base alla stagione e al fine settimana, fanno colazione, offrendo consigli, consulenze e uno spazio sicuro a chi, nuovo arrivato, tocca la spiaggia per la prima volta, e a chi, invece, abituale, sistemando e ordinando la merce, dai teli, ombrelli e occhiali, si prepara per una giornata d’attività.

Un rifugio, nei momenti di calura estiva e stanchezza, "dove poter sedersi, riposare e pranzare, senza disturbare ed occupare le sedute degli stabilimenti balneari vicini, e dimostrare, con rispetto ed educazione, che non facciamo nulla di male", racconta Fallou. Ma, anzi. Perché è proprio con quel rispetto, e quell’educazione, che ogni giorno, non soltanto camminano lungomare, ma che, a fine giornata prima di tornare a casa, con i sacchi della spazzatura che ormai gli addetti consegnano loro, ripuliscono la spiaggia da detriti, bottiglie e rifiuti abbandonati da chi, invece, di quel rispetto ed educazione ne ha fatto a meno.

"È un gruppo solidale – racconta Ibrahima Dieng, presidente dell’Unità migranti di Pisa e vice presidente della Comunità senegalese della provincia di Pisa, che proprio sotto quella tenda è stato invitato per una festa, in dimostrazione anche del loro impegno sociale, insieme a Fatou Faye, presidente della squadra associazione delle donne badante nella provincia di Pisa, Badara Dion, segretario del Casto, coordinamento dell’associazione senegalese della Toscana e Mamadou Diop, vicepresidente di Casto e presidente della comunità senegalese di Pontedera –; c’è chi, magari appena arrivato, ha bisogno di aiuto e consulenze per integrarsi, e insieme, lo aiutiamo, diamo guide e consigli, anche su come comportarsi, cercando di far capire loro le responsabilità e le leggi da rispettare. Ma mi sembra che siano riusciti a superare, ampiamente, le prove a cui sono stati sottoposti. Diventando un gruppo unito e bello". E, checché se ne dica, anche, impegnato, più di altri, in un lavoro di pulizia e riqualificazione, utile socialmente.

gp