
Prima comunicazione ufficiale d’intenti, sulla partecipazione alla procedura del fallimento Perini Navi, ad opera di The Italian Sea Group di Marina di Carrara, (ex Nuovi Cantieri Apuania) azienda presieduta da Giovanni Costantino. "Ci poniamo l’obiettivo di valutare attentamente e verificare, una volta identificati i cespiti che verranno appresi all’attivo fallimentare, se esistano i presupposti e le condizioni per prendere parte alla eventuale procedura di asta competitiva – spiega l’azienda in una nota stampa –. Mantenere in Italia uno storico brand, protagonista della vela di lusso a livello mondiale come Perini Navi, rappresenta un interesse strategico anche per il nostro Paese". Si tratta di una svolta importante nella complessa procedura, ed è la prima affermazione proveniente direttamente da un’azienda. Infatti nè Sanlorenzo, né Ferretti, ufficialmente e in modo pubblico, non hanno mai comunicato il loro interesse. Ma è lo stesso Costantino a spiegare meglio l’interesse di The Italian Sea Group
"Ho seguito con attenzione tutto il percorso – dichiara al nostro giornale –. Non mi sono avvicinato subito alla sfida di Perini perché pensavo si risolvesse o con un fondo o con San Lorenzo. Non mi sembrava né interessante né corretto intervenire se le trattative erano in corso. Inaspettatamente la questione ha avuto un altro epilogo per cui ho pensato di farmi avanti".
E aggiunge altri particolari. "Sono quattro anni che nei cantieri di Marina pur non producendo le vele, lavoriamo imbarcazioni firmate Perini. Il Falcone Maltese, l’M5, lo sloop più grande del mondo: sono tutte barche a vela firmate Perini che qui hanno avuto il loro importantissimo maquillage – continua Costantino –. Pertanto abbiamo sviluppato le competenze necessarie per rassicurare la clientela che possiamo lavorare anche i velieri. Perini era in salute, tuttavia le sue barche per il refitting venivano da Tisg".
"Casualmente – dice – da due anni molti dipendenti del cantiere di Viareggio sono passati da noi e grazie a questa migrazione abbiamo acquisito quel know how necessario per per far fronte a questo tipo di clientela. Adesso siamo pronti per il passo successivo che è l’acquisizione, o meglio stiamo vagliando l’iter per valutare le carte". Infine la speranza. "Perini è un marchio noto e apprezzato in tutto il mondo, generato da un genio del settore che è Fabio Perini - conclude poi Costantino - . Sarebbe un vero peccato che un tale patrimonio andasse all’estero o non rimanesse in Toscana".