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La tragedia di Marco Pedonese

L’8 febbraio 1977 era domenica e sul campo di Villafranca Lunigiana era in programma l’incontro del campionato di Seconda...

Marco Pedonese aveva 18 anni

Marco Pedonese aveva 18 anni

L’8 febbraio 1977 era domenica e sul campo di Villafranca Lunigiana era in programma l’incontro del campionato di Seconda categoria Pontremolese- Marina Stipeto. Fin qui, niente di speciale: una partita del calcio minore (minore per ‘censo’ dei protagonisti ma non per la passione) così come ce ne sono migliaia in tutta la penisola. Ma quella sfida è purtroppo entrata nella storia per un dolorosissimo episodio che costò la vita ad un giovane calciatore versiliese, il diciottenne Marco Pedonese, classe 1959, nel mirino del Pietrasanta (all’epoca in serie D) del presidente Sergio Bernardini.

Morire a 18 anni, per una partita di calcio? Proprio così. Atroce. Devastante. Per il ragazzo, per i suoi familiari, per lo sterminato numero di amici che aveva questo difensore che aveva tutto per sognare di poter compiere il salto di categoria quanto prima. La morte non fu in campoia. A casa, dopo un giorno dalla partita. Ma cosa era accaduto? Uno fortuito scontro di gioco, testa contro testa, con un compagno di squadra nel corso di una concitata azione. A finire l’ospedale non fu l’aitante ed energico difensore Marco Pedonese, ma il suo collega di reparto, una pasta di persona, tutto cuore e impegno. Tanto spavento, ma niente di grave.

Marco invece rimase in campo, dando il massimo, dopo superato senza problemi gli effetti dello scorso. Era solo una ‘calma’ apparente, perché una volta tornato a casa, nel corso della notte di domenica su lunedì il ragazzo accusò un fortissimo mal di testa. La corsa all’ospedale, le cure dei sanitari: una tremenda commozione cerebrale, i medici capiscono che la vita del giovane è appesa ad un filo. Marco lotta dopo una decina di ore, il suo cuore cessa di battere. Morire a diciotto anni, per una partita di calcio, quel pallone che era lo o dei sogni non solo del ragazzo ma di tanti suoi coetanei. Impossibile dimenticare l’ultimo saluto, con centinaia di persone in via Palestro a Marina di Pietrasanta, dove abitava con la sua famiglia. Impossibile dimenticare lo choc che una tragedia del genere ebbe su tutto il movimento calcistico giovanile: la società calcistica locale, per molti anni gli ha dedicato un torneo, il Comune ha deciso di intitolare a Marco Pedonese il campo di Marina di Pietrasanta. Marco continua così a vivere idealmente ogni giorno quando i ragazzi cominciano a giocare a pallone su quel terreno...