MARIA NUDI
Cronaca

La "vela" dell’inclusività. Il mare senza barriere

Marco Rossato sulla sua "Tornavento" accoglie le persone con disabilità. Passione, professionalità e competenza: sempre al servizio degli altri .

Marco Rossato in mare a bordo della sua barca «Tornavento»

Marco Rossato in mare a bordo della sua barca «Tornavento»

VIAREGGIOIl germoglio della solidarietà, dell’attenzione verso gli altri, verso chi ha una quotidianità in salita. Marco Rossato, poco più che cinquantenne, navigatore e imprenditore, a 27 anni diventa paraplegico, vicentino di origine, viareggino di cuore e di adozione vive sulla sua barca a vela ormeggiata all’approdo della Madonnina in uso gratuito su decisione della Viareggio Porto 2020, la partecipata del Comune. Marco racconta quel germoglio con parole semplici che nascono dal cuore, grande e senza barriere come il mare, che ama e che ha trasformato in un sogno per tante persone che non potrebbero viverlo.

"Da bambino a Ferragosto con mio padre, che gestiva un’attività di frutta e verdura, donavamo la frutta agli anziani. Li andavamo a trovare in quelle strutture che oggi sono le residenze assistite". Un ricordo scandito con quel tono di voce accogliente simile al sorriso che sfodera quando sulla sua barca a vela "Tornavento", che accoglie le persone diversamente abili che grazie a lui possono vivere, gratuitamente, il mare. Marco Rossato sfoglia l’album dei ricordi.

"Fin da piccolo amavo la montagna, ero anche appassionato di moto e per un caso a 24 anni durante un viaggio a Cuba ho scoperto la vela. E la passione per la vela quando a 27 anni, per un incidente in moto sono diventato paraplegico è diventata la mia vita". Quella vita che dona agli altri attraverso l’impegno della associazione "I timonieri sbandati Ets" che ha fondato nel 2017. L’associazione progetti di valore sociale con un preciso obiettivo: restituire e moltiplicare le opportunità nel mondo velico per le persone con disabilità, motorie o cognitve.

Che rapporto ha con Viareggio, dove ha scelto di vivere?"Nella mia vita sono stato in molte città, ho conosciuto molti posti e località, ma quando sono arrivato a Viareggio anche in questo capitolo della mia vita è stato il destino a sparigliare le carte, mi sono sentito a casa. Sono stato accolto da Giorgio Del Ghingaro e dalla città a cuore aperto. Silvio Nuti, il biologo che con il catamarano Elianto condivide la mia passione per il mare e i progetti per i diversamente abili, mi è stato vicino".

Cosa significa per lei "donare" il mare a chi è in difficoltà?"La solidarietà per me è aiutare gli altri senza avere aspettative. Quando sulla mia barca gli ospiti che porto in mare sorridono sono felice. E questo è sufficiente". Quei sorrisi con i quali Marco Rossato accoglie su Tornavento i suoi ospiti.

Maria Nudi