DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

La ’villa-discarica’ verso la rinascita. I volontari di "Darsi" l’hanno ripulita. Ora diverrà uno spazio funzionale

Raccolti oltre 120 quintali di immondizia in uno dei luoghi cardine dello spaccio nel quartiere della Darsena

Raccolti oltre 120 quintali di immondizia in uno dei luoghi cardine dello spaccio nel quartiere della Darsena

Raccolti oltre 120 quintali di immondizia in uno dei luoghi cardine dello spaccio nel quartiere della Darsena

Una nuova luce sta per accendersi in Darsena. Merito dell’associazione ’Darsi’ (ex comitato), che ha messo mano alla ’villa discarica’ di via Petrarca, nel cuore del quartiere. "Quello spazio era adibito a discarica praticamente da 15 anni – spiega il presidente di ’Darsi’ Federico Fred Rigolini –; un’area abbandonata in mezzo alla Darsena, a poche centinaia di metri da ristoranti di pregio. Come associazione, abbiamo contattato l’Agenzia del demanio regionale di Firenze, titolare della proprietà di quella particella catastale, e ci siamo proposti per adottare la zona".

L’iniziativa rientra nello spirito dell’associazione, che fin dalla sua nascita si occupa della riqualificazione, a titolo di volontariato, di aree della città finite preda del degrado. "Abbiamo firmato un contratto di locazione della durata di due anni – continua il presidente – tramite il quale ci impegniamo a manutenere la zona, che diventerà il ’quartier generale’ fisico della nostra associazione. Useremo questo spazio per le nostre attività, a partire dalla primavera. In particolare, lavoreremo sulla riqualificazione urbana, anche tramite interventi di urban gardening e con i nostri street artist, e a una serie di attività di carattere sociale e artistico".

La parola chiave sarà ’sinergia’. "Ci hanno giò contattato realtà locali per attivare dei corsi di yoga e di meditazione – spiega ancora Rigolini –; il senso di quel che vogliamo fare è semplice: lo spazio c’è e noi lo metteremo a disposizione degli uomini di buona volontà, nell’ottica di una continua collaborazione. L’obiettivo è far diventare questo spazio un punto di riferimento per il quartiere e, perché no, per tutta la città".

Il lavoro per rimettere in sesto lo spazio non è stato semplice. Tutt’altro. "La bonifica che abbiamo portato avanti in questi giorni è praticamente terminata. Siamo riusciti a ripulire tutto, portando via decine e decine di sacchi di rifiuti. In totale, siamo sui 120 quintiali di immondizia raccolti: dalle bottiglie alle bici, fino a elettrodomestici come frigoriferi, forni e decespugliatori vintage. Abbiamo recuperato dal degrado e dallo spaccio un’area che adesso si presenta pulita. Non resta che indire qualche evento per abbellire la casa, che ad oggi è chiusa e murata e dove si concentravano le attività di spaccio. Al momento, abbiamo a disposizione solo la pertinenza e quindi possiamo intervenire soltanto sugli esterni, imbiancando o realizzando dei murales. In futuro, vedremo se ci sarà la possibilità di rendere il tutto più razionale e pulito".

Trattandosi di volontariato, l’arma indispensabile per raggiungere l’obiettivo è stata una: la voglia di fare. "Ci abbiamo messo tanta passione, è stato complicato e c’è voluto del tempo. Le istituzioni, in questo, ci hanno dato una mano. La nostra filosofia è che serve la voglia di fare per risolvere i problemi. C’è chi sta a casa a lamentarsi e chi, come noi, si attrezza per mandare Pec e attirare l’attenzione. Nel nostro piccolo, speriamo di essere stati un esempio".

DanMan