
Il sindaco Giorgio Del Ghingaro alza la voce in difesa dell’aeroporto di Pisa, scalo nevralgico per lo sviluppo del turismo versiliese. In una lettera indirizzata alla direzione generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari del Ministero delle infrastrutture, il primo cittadino ha messo in luce alcuni aspetti controversi della bozza del nuovo Piano nazionale aeroporti elaborato dall’Ente nazionale per l’aviazione. "Nel piano vigente, approvato nel 2015 – ricorda Del Ghingaro – nell’elenco degli aeroporti ‘che rivestono particolare rilevanza strategica’ figurava la dicitura FirenzePisa. La bozza nel nuovo piano indica una proposta di organizzazione in ‘reti territoriali’ di cui fa parte anche la Toscana. Subito dopo, individua 14 scali di particolare rilevanza strategica, tra cui figura solo Firenze Peretola. Di tutto ciò, non emerge il criterio di scelta, né tanto meno il motivo dell’esclusione di Pisa".
Insomma, Pisa tagliata fuori dal nuovo piano. Nonostante i numeri del ‘Galilei’ presentino una situazione difficilmente equivocabile. "Pisa occupa il dodicesimo posto in Italia con 5 milioni e 346mila passeggeri nel 2019 – spiega ancora Del Ghingaro –; questo evidenzia come Pisa sia un aeroporto ad elevato utilizzo, rispetto al numero dei passeggeri transitati da Firenze". La questione, in ogni caso, non si esaurisce ai freddi numeri. "La bozza Enac fa riferimento a ‘vincoli operativi’ per l’aeroporto di Pisa, derivanti dalla gestione dello spazio aereo dell’Aeronautica militare ‘che ne determina il numero massimo di voli commerciali’. Questa decisione appare in discontinuità col passato: la presenza della 46ª Aerobrigata a Pisa ha sempre rappresentato un valore aggiunto per l’aeroporto".
C’è poi la questione, tutt’altro che secondaria, della centralità dello scalo pisano per il turismo viareggino e versiliese. "L’aeroporto di Pisa costituisce una risorsa importantissima per il nostro territorio, sia per gli spostamenti, sia per il turismo, settore che ha molto sofferto nel periodo pandemico – sottolinea il sindaco –; lo studio dei flussi turistici infatti indica in 500mila unità le presenze a Viareggio nel 2020 e 700mila nel 2021: nel 2022, invece, la città torna sopra il milione di presenze, mentre l’Ambito Versilia, di cui Viareggio fa parte, ne conta due milioni. Un risultato dovuto al ritorno degli stranieri, grazie soprattutto al traffico generato dallo scalo pisano: una sua declassificazione porterebbe un danno a tutta la costa, non soltanto alla nostra città". In virtù di queste considerazioni, il sindaco "richiede la modifica di quanto riportato nel Piano in esame, laddove non viene individuato l’aeroporto Galilei come scalo di rilevanza strategica".