Viareggio, 28 novembre 2024 – Una storia di ordinaria insicurezza; come tante, troppe, che ogni giorno il Paese racconta. E purtroppo non per fiction. La storia di un incidente sul lavoro, a cui solo per esigenze di copione la Cittadella del Carnevale si è prestata a fare da scenografia. E proprio per affrontare il tema della prevenzione, all’interno di un hangar, il numero 2, si sono accese in questi giorni le telecamere dello sceneggiato Rai, co-prodotto con Anele, “L’altro ispettore“, per la regia di Paola Randi, scritta da Salvatore De Mola, Andrea Valagussa e Paola Randi e liberamente tratta dai romanzi dell’Ispettore Felicino di Pasquale Sgrò, l’ingegnere che ha messo nella scrittura la lunga esperienza maturata sul campo come consulente per la sicurezza e la formazione.
La serie – che per il valore di servizio pubblico ha ottenuto il patrocinio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e di Inail, e con la collaborazione del Ministro per le disabilità e dell’Ispettorato nazionale del lavoro – porta al centro della narrazione e dell’attenzione del pubblico il lavoro e la cultura della sicurezza attraverso le vicende private e professionali di un ispettore: Domenico Dodaro, per gli amici Mimmo (interpretato da Alessio Vassallo). Tornato con la figlia Mimì (Angelica Tuccini) a Lucca, dove la fiction è ambientata e le riprese sono cominciate lo scorso 11 novembre, dopo la morte della moglie. E nella sua provincia d’origine, dopo aver combattuto il caporalato nel Sud, lo vedremo quindi impegnato ogni giorno a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e ad indagare sui casi in cui la sicurezza è venuta meno. Al suo fianco l’amico di famiglia Alessandro Lanciani (Cesare Bocci), sopravvissuto all’incidente in cui anni prima il padre dell’ispettore Domenico, Pietro Dodaro, amico e collega di Alessandro, aveva perso la vita. Ex operaio, Alessandro è diventato un mental coach ironico e solare, costretto da quell’incidente a vivere in sedia a rotelle. Nel cast anche Francesca Inaudi nel ruolo della pm Raffaella Pacini, ex compagna di liceo del protagonista, con la quale “L’altro ispettore“ dovrà lavorare nelle indagini dei casi di puntata.
E il cantiere del Carnevale, dove si costruisce la felicità, sarà protagonista proprio di uno dei sei episodi, da 50minuti ciascuno, che andranno in onda in prima serata su Rai Uno. All’interno dell’hangar – secondo quanto trapela – accadrà una tragico infortunio. Almeno così ha lasciato ipotizzare la presenza di un’ambulanza della Croce Verde e di una carro funebre, “intervenute” insieme a due pattuglie dei Carabinieri piombate lunedì mattina nel piazzale di Burlamacco. Le riprese sono andata avanti lunedì e martedì, mentre negli hangar il lavoro vero per la costruzione di carri e mascherate, sotto un cielo grigio. Come grigie, molto spesso, sono le condizioni a cui i lavoratori italiani, spesso, sono costretti a lavorare.
“Questo progetto – ha detto la regista Paola Randi – mi entusiasma moltissimo e ne sento profondamente la responsabilità. Mi dà l’opportunità di affrontare temi importanti come il lavoro e la disabilità, e di farlo raccontando un personaggio unico: un ispettore “senza pistola”. Il nostro protagonista possiede come armi la gentilezza, la competenza, l’intelligenza e l’empatia. Questo lo rende un personaggio umano e tridimensionale in cui è facile riconoscersi e di cui è facile innamorarsi. Perché le storie a cui si dedica sono storie di gente che lavora, di famiglie, di persone, e il suo compito è quello di combattere per rendere il lavoro un posto sicuro”. Un impegno a cui il Paese, quello reale, dovrebbe ambire.