FRANCESCA NAVARI
Cronaca

L’appello dei pescatori: "Il porto va tutelato ma non certo blindato"

Il presidente Freschi: "Troppe aggressioni e furti avvengono durante la notte . Servono maggiori controlli e non sbarrare gli ingressi alla gente".

Il presidente dell’Associazione pescatori sportivi del porto di Viareggio, Alessandro Freschi. , evidenzia. alcuni prblemi

Il presidente dell’Associazione pescatori sportivi del porto di Viareggio, Alessandro Freschi. , evidenzia. alcuni prblemi

"Il porto è uno spazio da tutelare: no a barriere ma servono più controlli". Alla Misericordia di Lido di Camaiore si è riunita l’assemblea generale dei soci dell’Associazione pescatori sportivi del porto di Viareggio e il presidente Alessandro Freschi ha esposto i punti fondamentali dell’attività partendo dalla caratteristica distintiva della città (avere tre moli: il ‘Moletto’, la ‘Madonnina’ il Molo ‘di Tito’, alle Darsene, al Canale Burlamacca, passaggi obbligati per spostarsi da nord a sud) e videnziando le problematiche da affrontare in collaborazione con l’amministrazione comunale.

"Questa particolarità – ha spiegato – rende possibile anche ai delinquenti di operare nell’ambito portuale, le cronache sono purtroppo ricche di episodi avvenuti (aggressioni, furti, rapine, risse etc). E’ indubbiamente necessario un maggior presidio dell’area, proprio per questo si intende sottolineare come la presenza di pescatori sulle banchine soprattutto nelle ore notturne, abbia svolto da sempre funzione di deterrente e come sarebbe di ausilio ad una auspicabile implementazione della sorveglianza diretta (pattuglie) ed indiretta (video camere). Altro punto importante della mission della nostra associazione è contrastare lo stato di incuria e di degrado in cui versano alcune aree del Porto di Viareggio. Oltre alla sporcizia di ogni genere presente sulle banchine, negli anni abbiamo potuto vedere numerosi esempi di inquinamento del mare (idrocarburi, insetticidi, diserbanti etc.). Ogni fine settimana ripuliamo varie banchine dai rifiuti lasciati e spesso raccogliamo anche quelli galleggianti. Ci adoperiamo per sensibilizzare tutti, pescatori e non al rispetto dell’ambiente portuale e degli effetti negativi che l’inciviltà dell’uomo ha sul mare e sui suoi abitanti (rifiuti alimentari e comportamento dei gabbiani – plastiche in mare - sversamenti di idrocarburi -residui di lenze da pesca ed uccelli)".

" II Porto – ha aggiunto Freschi – è un bene storico ed economico della città, è la casa di tutti. Abbiamo il dovere di rispettarlo. L’intendimento appare essere quello di separare il porto dalla città, con la messa in servizio nei prossimi mesi di varchi di accesso sbarrati che ne impediranno l’accesso (alcuni già installati ma non operativi). L’alternativa è passare da uno stato di libero accesso, come è stato finora, ad uno stato di chiusura totale con le barriere (nessuna passeggiata? Nessun turista? nessun pescatore? Solo addetti ai lavori?). Anche in considerazione del prossimo inizio dei lavori sul molo della Darsena (‘Muraglione’), rinnoviamo l’esigenza di avere quanto prima un incontro pubblico con il comune di Viareggio, l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto di Viareggio per conoscere quali sono le reali prospettive del Porto e della sua fruizione".

Nell’occasione dell’incontro sono state poi tracciate le linee dell’impegno per il 2025 sul fronte della pesca sportiva.

"Vogliamo avviare una scuola di pesca per bambini dagli 8 ai 14 anni – ha anticipato il presidente – e confermare la terza edizione del Trofeo Sampei per ragazzi di massimo 14 anni; riproporre la seconda edizione di Crea Ri-Peschiamoci per portatori di handicap e ricercare delle soluzioni per poter praticare questo sport a Viareggio per pensionati e non. Vogliamo trovare una forma di collaborazione con le autorità, anche con proposte strutturate, in modo da riuscire a permettere ai bambini, ai pensionati, ai portatori di handicap ed a tutti i pescatori onesti e rispettosi delle regole, di continuare a praticare questo sport a Viareggio"

Francesca Navari