Sulla riapertura della piscina, l’amministrazione dà i numeri e non sa più che pesci prendere. L’affondo porta la firma dei consiglieri d’opposizione Pietro Bertolaccini, Nicola Morelli, Marzia Lucchesi e Pietro Cima, che spiegano: "Già ad agosto 2024 in una Pec alla dirigente dei lavori pubblici segnalavamo che ci sembrava utopistico pensare a una riapertura dell’impianto entro l’anno in corso e paventavamo il rischio che si andasse oltre il primo quadrimestre del 2025, chiedendo di fare un sopralluogo col responsabile per entrare nel merito dei lavori".
Ma la richiesta, continuano i consiglieri, "non è stata accolta. Le nostre preoccupazioni erano motivate dai molti problemi strutturali del solaio del piano vasca. E quindi il prolungamento dei lavori non è stato per noi una novità. Come opposizione, chidiamo: il Rup del procedimento che ruolo ha giocato? Vero è che l’Ufficio lavori pubblici è stato fortemente depotenziato dalle scelte dell’a sindaca che ha tolto la delega all’architetto Scaglioni per darla alla segretaria comunale. Così facendo, ha tolto dall’organico un tecnico di settore, con il risultato che tutto il lavoro è stato assorbito dall’unico ingegnere rimasto".
Un errore, secondo l’opposizione, soprattutto ora che sono in ballo i fondi del Pnrr. "Il rischio è di perdere i finanziamenti se non verranno rispetti i tempi. Non solo sono fermi i lavori al piano vasca, ma anche quelli del tetto in attesa della certificazione di vulnerabilità sismica. Di fatto, i lavori sono fermi. Se ci dovessero essere costi aggiuntivi o si dovesse rinunciare ad alcune opere previste dal progetto, il vicesindaco Natali dovrebbe dimettersi. Come opposizione, siamo a disposizione per uscire dall’empasse".