Sono stati 10 anni di lungo silenzio. Necessari per consentire il restauro di uno dei pezzi di storia della città visto che parliamo di un manufatto che ha tre secoli e mezzo di vita. Un’attesa che sta per finire: dal 7 dicembre il lembo nord del centro storico tornerà ad essere animato dal rintocco delle campane della chiesa del Ss Salvatore (o dei Frati). È stato don Roberto Canale, dallo scorso gennaio parroco dell’Unità pastorale che ingloba il Duomo di San Martino, Ss Salvatore e Ss Sacramento (Macelli), ad annunciare il lieto evento ai fedeli, invitandoli fin da ora a partecipare a quello che sarà un giorno di festa.
"Finalmente, dopo anni – scrive – il campanile della chiesa del Ss Salvatore si risveglierà dal suo torpore. Le campane torneranno a suonare scandendo il tempo e la vita della nostra antica comunità. Ritornerà il suono della preghiera di chi ci ha preceduto e di chi, malgrado tante vicissitudini, non ha mai smesso di sperare. Un sentito ringraziamento alla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana e al suo presidente Enzo Stamati per l’attenzione e la vicinanza che spesso dimostrano al territorio e alla nostra comunità". Quindi l’annuncio dell’inaugurazione del suono delle campane, che si terrà il 7 dicembre alle 17 in occasione della messa della vigilia dell’Immacolata. Una data non casuale, in quanto scelta per festeggiare nel migliore dei modi il “ponte“ dell’8 dicembre, e che simbolicamente chiude un lungo cerchio legato al primo lotto dei lavori di restauro della chiesa, le cui origini risalgono alla prima metà del 1500 dopo che i frati furono costretti a lasciare l’antico romitorio della Stregaia (Madonna delle Grazie). La costruzione del campanile avvenne molto più tardi e durò dal 1670 al 1678. Tre secoli e mezzo di vita ma anche di intemperie e usura del tempo. Le condizioni di degrado del campanile, tra mattoni mancanti soprattutto all’esterno e infiltrazioni d’acqua, avevano portato l’allora parroco Francesco Parrini a disporre i lavori di restauro. Il progetto fu poi affidato all’ingegner Italo Viti e all’architetto Enrico Mazzei, per un costo di quasi 220mila euro finanziati dalla Bvlg con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, Cei e curia. L’iter partì nel 2015, con i lavori che andarono avanti dal 2 dicembre 2016 alla fine del 2018.
Daniele Masseglia