Le fiamme avvolgono Art Cornici. Distrutto l’atelier di Vaccarezza

Il rogo probabilmente causato da un corto circuito. La disperazione del figlio dell’artista viareggino .

Le fiamme avvolgono Art Cornici. Distrutto l’atelier di Vaccarezza

Le fiamme avvolgono Art Cornici. Distrutto l’atelier di Vaccarezza

MASSAROSA

Un vasto incendio propagatosi attorno alle 13, sulle cui cause indagano gli inquirenti, ha completamente distrutto il laboratorio Art Cornici del noto pittore viareggino Giancarlo Vaccarezza in località San Rocchino lungo la via di Montramito. L’incendio in pochi minuti ha bruciato quadri e cornici che il pittore conservava in quello che era divenuto magazzino personale, oltre che laboratorio dove impartire lezioni di pittura. Sul posto sono prontamente intervenuti Polizia Municipale di Massarosa, Carabinieri e ben 4 autobotti dei pompieri, provenienti dalle caserme di Viareggio e di Pietrasanta, che hanno dovuto penare non poco per avere la meglio sulle fiamme che, per fortuna, hanno solo lambito l’adiacente stabile su due piani: con due appartamenti, un garage ed il bar La Sosta, che si affaccia lungo la via che collega Viareggio al comune di Massarosa.

Tanta paura, ma niente danni, anche per l’attigua sede della Salov. Inutili i tentativi del figlio del pittore, Andrea, di recuperare il salvabile eccezion fatta per qualche dipinto miracolosamente risparmiato dalle fiamme. "Abbiamo perso tutto. Un vero disastro – dice con la voce rotta dallo scoramento – e non ne immagino nemmeno i motivi. Alle 13.10 ho lasciato il laboratorio, come ogni giorno e ripetendo le stesse semplici operazioni da 23 anni a questa parte, poi alle 13.25 ho ricevuto la chiamata che mi avvertiva che tutto stava andando a fuoco. In 160 metri quadrati è facile da immaginare quanto materiale potesse esserci riposto". Fra le cause un possibile cortocircuito che abbia fatto da miccia alle fiamme. "Non lo so, veramente, mi pare tutto assurdo", sottolinea ancora mentre cerca di fornire spiegazioni anche all’anziana madre, arrivata appositamente ed in costante contatto telefonico con il pittore. Giovanni Franceschi ex proprietario dell’immobile divorato dalle fiamme, nonché proprietario dello stabile a fianco, è stato il primo a dare l’allarme. "Alle 13.30 – puntualizza – ho avvisato i vigili del fuoco e lo stesso Vaccarezza di ciò che stava accadendo. È stato un miracolo che nessuno sia rimasto ferito". Massimo Pellè proprietario de La Barchina 2, attraccata sulla sponda del Lago di Massaciuccoli, ha assistito alla apocalittica scena in diretta: "L’aria si è fatta irrespirabile ed ho visto una coltre nera di fumo salire verso il cielo. Non ho sentito boati".

Sergio Iacopetti