
Le isole Gili. Fascino naturale
Il porto di Gili Air non è che una passerella sopraelevata su cui attraccano piccole imbarcazioni provenienti da Bali e Lombok, sfidando mari agitati che a volte impediscono la navigazione. Sono solo due ore di traghetto da Padang Bai, uno dei porti balinesi da cui salpano i viaggiatori in cerca del paradiso sulla Terra, eppure sembra di essere approdati in un’altra dimensione.
Non ci sono mezzi a motore sulle Isole Gili, tre piccole isole coralline indonesiane orlate di sabbia bianca, perle affiorate al largo della costa nord occidentale di Lombok. Gli unici modi per spostarsi sulle strade sterrate è a piedi, in bici sfidando l’insidioso terreno sabbioso e col cidomo, un carretto trainato da cavalli agghindati a festa. Oltre alle modeste dimensioni dell’isola, il cui perimetro rotondeggiante può essere esplorato con un’ora di pedalata lenta, a colpirmi fin da subito è la dimensione rilassata della vita. Qui si viene per riposarsi e dimenticare ogni impegno quotidiano, per riscoprire i ritmi di una vita lenta e a stretto contatto con la natura.
Alle Isole Gili c’è tutto l’immaginario collettivo dell’isola tropicale sperduta: i bungalow affacciati sulla spiaggia, le palme cariche di cocchi maturi, i bar con gli arredi di bambù in cui sorseggiare un cocktail con i piedi nella sabbia. Tutto è rallentato, semplice, ridotto all’essenza. Ogni orpello è superfluo: non servono trucchi o vestiti eleganti, si vive perennemente in costume e ciabatte nell’attesa del tramonto più sorprendente. Quello del primo giorno sull’isola è stato commovente, così perfetto che sembrava un film: il vulcano Agung in lontananza circondato da nuvole striate, un’altalena con i pali nell’acqua su cui i bambini si spingevano sempre più in alto, quasi a toccare le sfumature arancioni e rosso fuoco.
E poi c’è il mare, che alterna azzurri e verdi, sfumature cristalline e scintillanti con una flora e una fauna cosi ricche da renderla una meta perfetta per gli appassionati di immersioni e snorkeling. Basta una maschera e un boccaglio per nuotare in mezzo a migliaia di pesci multicolore e coralli, fino a spingersi a Turtle Point per vedere da vicino grandi tartarughe marine e a Gili Meno per ammirare “Nest”, un cerchio di statue subacquee a grandezza naturale dello scultore Jason DeCaires Taylor.