MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Le tre anime del parco. Sport, natura e incontro. Così rinasce la Pineta: "protetta" da una siepe

Discusso in commissione urbanistica il nuovo piano attuativo. Riguarda soltanto l’area di Ponente, stralciata quella di Levante. Lunedì 24 (salvo soprese) arriverà al voto del consiglio comunale.

Discusso in commissione urbanistica il nuovo piano attuativo. Riguarda soltanto l’area di Ponente, stralciata quella di Levante. Lunedì 24 (salvo soprese) arriverà al voto del consiglio comunale.

Discusso in commissione urbanistica il nuovo piano attuativo. Riguarda soltanto l’area di Ponente, stralciata quella di Levante. Lunedì 24 (salvo soprese) arriverà al voto del consiglio comunale.

Dal piano attuativo delle Pinete, un piano di dettaglio del Regolamento Urbanistico che ha lo scopo di fornire indicazioni su rigenerazione e tutela dei parchi cittadini, viene stralciato il segmento relativo al parco di Levante, in quanto ricompreso nella "variante semplificata per i confini meridionali del parco" ha spiegato l’assessore all’urbanista Federico Pierucci in occasione della commissione che si è riunita ieri mattina. E dunque il piano nella sola parte relativa alla Pineta di Ponente, l’unica discussa ieri, è stato inserito all’ordine del giorno del consiglio comunale fissato per il prossimo 24 marzo.

Nel nuovo piano attuativo della Pineta il parco di Ponente viene suddiviso in tre settori, ognuno dei quali sarà valorizzato in base alle caratteristiche specifiche. Il “Settore A“ individua l’area più estesa, ricompresa tra la via Vespucci, via Fratti, via Marco Polo e il viale Buonarroti, dove sono ubicate la maggior parte delle attrezzature esistenti che hanno consolidato nel tempo l’immagine dell’uso pubblico del parco urbano attrezzato. Per questo settore il Piano attuativo intende dunque "valorizzare la funzione di parco urbano favorendone l’utilizzo in sicurezza anche attraverso il miglioramento qualitativo delle attività esistenti, il recupero fisico e funzionale delle attività dismesse, il miglioramento della rete dei servizi, dei percorsi e degli spazi aperti, coerenti con le componenti ecologiche e ambientali del contesto".

Il “Settore B“ individua invece l’area mediana, quella ricompresa tra la via Marco Polo, via Fratti, via Zara e il viale Buonarroti, caratterizzata per una minore presenza di attrezzature ricreative "e che assume un aspetto di maggior valenza naturalistica per la presenza di relitte porzioni di elementi retrodunali e planiziali costieri". In questo settore il Papp caratterizza come valenza principale "la funzione di parco urbano di valore naturalistico, anche attraverso lo sviluppo di percorsi didattici di studio della fauna e della flora e sul sistema dei fossi e dei canali e della rete delle acque".

Infine il “Settore C“, ricompreso tra la via Zara, via Fratti, via Udine, via Siena e via Digione, oltre a una piccola porzione prospiciente il viale Einaudi, caratterizzata da una vegetazione arborea a Pineta Lecceta. In quest’area il Piano individua come valenza principale "la funzione di parco urbano attrezzato per attività ludiche e sportive".

Una parte specifica viene dedicata a “L’Orlo della Pineta“, ovvero il limite fisico dei Settori di cui si compongono le aree verdi. "Al fine di conferire al Parco urbano un elemento di arredo che lo raccordi con il contesto urbano circostante e al fine del controllo degli accessi connesso alle condizioni generali di sicurezza, accoglienza e incolumità dei fruitori", il PAPP prevede "la messa a dimora di una siepe lungo il perimetro del Parco con l’impiego di pitosforo lato mare, in quanto resistente alla salsedine; di lillà lato monte e di lentiggine lati mare–monti". Tale siepe, nel rispetto degli elementi di arredo urbano esistenti a contatto con il perimetro della Pineta (marciapiedi, parcheggi, ciclopiste), "copre una fascia per una profondità di almeno 1,50 metri. e deve essere mantenuta ad un’altezza non superiore a 1,20 metri da garantire la permeabilità visiva “da e verso” il Parco urbano, in modo particolare dalla viabilità pubblica".

Martina Del Chicca