Dalla prossima stagione sportiva nel campionato di Eccellenza
ci sarà l’obbligo della presenza dell’ambulanza oppure di un medico. L’arbitro senza tale presenza, da verificare prima dell’inizio della partita, non farà
disputare l’incontro. Una novità
sostanziale perché finora il regolamento prevedeva una multa in caso di assenza di ambulanza
o medico ma la partita si giocava ugualmente, come nel caso della gara Lanciotto Campi-Castelfiorentino che ha visto la tragica scomparsa del giocatore Mattia Giani. Manca ancora l’ufficialità, ma l’avvio di tale procedura è già all’attenzione del Consiglio Federale in attesa di approvazione definitiva, grazie all’iniziativa del Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd.
Il consiglio direttivo della Lega
Nazionale Dilettanti, tenutosi ieri a Roma, ha infatti aperto la strada a questa prossima novità
regolamentare a tutela dei calciatori. "All’indomani della tragedia occorsa al calciatore del Castelfiorentino United, Mattia Giani - afferma il presidente del
Comitato Toscana Lega Nazionale Dilettanti, Paolo Mangini - avevo, a nome di tutto il consiglio, lanciato la proposta di sanzionare con la perdita della gara
la mancata presenza dell’ambulanza o del dottore nel campionato di Eccellenza. La proposta,
formalizzata e discussa nel precedente consiglio direttivo tenutosi a fine aprile in Calabria, è stata poi condivisa da tutti i consiglieri nella riunione di ieri a Roma. La delibera viene ora inviata
al consiglio federale, organo competente ad approvare le modifiche regolamentari, nella speranza che possa essere già implementata per la stagione 2024/2025. Una procedura che, una volta divenuta operativa, offrirà maggiori garanzie di
sicurezza ai partecipanti alle gare del campionato di Eccellenza, che è la massima serie regionale".
Da ricordare che nelle altre serie del calcio dilettanti (dalla Promozione alla Terza categoria) e
nel settore giovanile, non c’è l’obbligo della presenza sul campo durante le partite dell’ambulanza oppure del medico, anche
se è consigliato. L’obbligatorietà è relativa solo al campionato
di Eccellenza regionale e nelle categorie nazionali superiori. La
normativa relativa all’uso del defibrillatore è disciplinata da una
legge regionale che ne prevede
l’obbligo in tutti gli impianti sportivi in occasione di allenamenti e gare, ovviamente è necessaria anche la presenza di un operatore formato per l’uso dello strumento che abbia fatto
dei corsi. L’arbitro non è tenuto
a controllare e la partita si disputa lo stesso.
"Un altro aspetto fondamentale per la sicurezza dei giocatori e la tutela delle società - conclude Mangini - è la presenza su ogni impianto sportivo di un defibrillatore perfettamente funzionante. Inoltre tutti i club devono stare molto attenti alle date di scadenza del certificato medico agonistico che attesti l’idoneità sportiva di ogni tesserato. C’è poi una eventuale differenziazione fra certificato agonistico e non agonistico in base all’età del giovane atleta. Le famiglie devono essere sensibilizzate su questa tematica. Nel calcio giovanile non c’è obbligatorietà della presenza di un medico o ambulanza per giocare le
partite e a maggior ragione serve ed è fondamentale un defibrillatore a norma, funzionante
e revisionato ogni anno. Insieme alla formazione di un numero di dirigenti adeguato che sia
presente ad ogni evento sportivo che si svolge sul proprio impianto durante ogni allenamento o partita. La salute vale più di
una partita vinta".