DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

L’hotel "Patria" rinascerà. Ma il titolare è esasperato: "Ci dorme un clochard"

Del Giudice ha sporto denuncia. "Assurdo, gli hanno dato il domicilio da noi". Battaglia anche per l’Imu. "Conto pignorato nonostante una sentenza a favore".

Il titolare dell’hotel «Patria» Luigi Del Giudice nel piazzale dell’edificio

Il titolare dell’hotel «Patria» Luigi Del Giudice nel piazzale dell’edificio

Il suo obiettivo rimane quello che aveva messo sul piatto nel 2018, quando rilevò l’ex hotel "Patria": far nascere l’unico albergo a 5 stelle di Marina di Pietrasanta dando lavoro a 80 persone. In sette anni però Luigi Del Giudice, titolare della "Manfredi srl", ne ha viste di tutti i colori tanto che sta affrontando almeno tre battaglie, di cui due giudiziarie e una urbanistica. Il noto imprenditore è stato infatti rinviato a giudizio per non aver ottemperato alla messa in sicurezza dell’immobile, sul lungomare di Tonfano e poco più a nord dalla centrale piazza XXIV Maggio. Ma a sua volta Del Giudice ha sporto denuncia in quanto all’interno dell’edificio da tanto tempo ci dorme in maniera abusiva un senzatetto rumeno del ’67, scoprendo tra l’altro che il domicilio dell’uomo coincide con lo stesso ex hotel. L’altra battaglia riguarda l’Imu: il conto corrente della "Manfredi" è stato pignorato nonostante la Corte di giustizia tributaria con apposita sentenza abbia dato ragione all’imprenditore, il quale chiederà un risarcimento danni visto che in queste condizioni non può metter mano al glorioso "Patria", prima di lui gestito per un secolo dalla famiglia Donati.

Del Giudice, dulcis in fundo, ha avuto di recente colloqui con il sindaco Alberto Giovannetti e l’assessore all’urbanistica Ermanno Sorbo e alla luce dei nuovi strumenti urbanistici del Comune presenterà un nuovo progetto per rilanciare l’albergo. "Sto vivendo una situazione paradossale – si sfoga – a partire dal fatto che è dal 2018 che pago l’Imu sul ’Patria’, circa 30mila euro l’anno, senza averlo potuto ristrutturare. Addirittura ho subìto la beffa del conto pignorato dopo che la ’Ica’, che riscuote i tributi per conto del Comune, mi ha mandato un avviso di accertamento di circa 48mila euro per presunti errori nelle dichiarazioni dal 2018 al 2022. Abbiamo fatto ricorso, chiedendo di sospendere il procedimento di recupero delle somme: la Corte di giustizia a febbraio lo ha accolto con sentenza di primo grado condannando il Comune a pagare le spese. Ma il 9 aprile la nostra banca ci ha comunicato il pignoramento del conto perché non abbiamo versato quelle somme. Chiederemo un risarcimento per danno d’immagine: sto ancora aspettando la risposta del Comune".

Del Giudice, infine, sarà processato per la vicenda della sicurezza del "Patria", pure questa secondo lui priva di fondamento: "Ho denunciato ai carabinieri di Tonfano l’occupazione abusiva da parte del senzatetto: chi gli ha dato il domicilio nell’immobile di mia proprietà? Siamo alla follia: sono imputato per una cosa inverosimile. Ma andrò avanti, tanto che ho rigettato proposte di acquisto, anche dall’estero, fino a 11 milioni di euro. Vogliamo fare impresa, ma in queste condizioni è difficile".