Se per un eventuale restauro si ipotizzano cifre a sei zeri (12milioni secondo la perizia fatta realizzare dall’amministrazione comunale), non costa niente provare ad immaginare un futuro per il teatro Politeama. Pieno di ricordi, ma ormai svuotato della sua storia. Incastrato in una sorta di intervallo, in attesa che il sipario si apra su un nuovo atto. E per provare a riaccendere, se non le luci, almeno il dibattito intorno allo storico cinema teatro, Fratelli d’Italia, attraverso l’onorevole Riccardo Zucconi e il capogruppo in consiglio comunale Carlalberto Tofanelli, propone "Una manifestazione di interesse per la rinascita del Politeama". Di cui oggi resta, solo, una bella facciata.
L’obiettivo è sondare il terreno, alla ricerca di nuovi soggetti, nel mondo dell’arte e dell’imprenditoria, interessati al rilancio di questo spazio. E dunque "appartenenti al mondo culturale o della nautica, e Navigo potrebbe essere un interlocutore, senza preclusioni di genere. Guardando unicamente ad un progetto di recupero e valorizzazione del Teatro Politeama. Perché – spiegano Zucconi e Tofanelli – è la città che lo vuole, e non possiamo permetterci di rimanere in questo immobilismo, come se il tempo non fosse cosa preziosa". Per Fratelli d’Italia il Politeama rischia infatti di diventare una patata bollente: "Il fabbricato – proseguono – si trova nella disponibilità del comune di Viareggio, e seguendo la logica di una recente sentenza del Consiglio di Stato, avversa ad una recente sentenza del Tar favorevole all’ente, che attribuisce al Comune il dovere di intervenire per la manutenzione, si presentano molte incognite all’orizzonte". Per la conservazione dell’edificio, "che presenta non poche incertezze circa la sua solidità strutturale", servono risorse. E secondo Zucconi e Tofanelli, per evitare rischi e ulteriori costi, sarebbe "meglio lavorare da subito per cercare soluzioni che riportino in attività il teatro". Così, dichiarandosi "contrari ad intraprendere iniziative di facile ricorso al debito, ipotecando di nuovo il futuro andamento finanziario dell’ente", propongono all’amministrazione di valutare "Tutte le proposte che restino legate al rapporto tra il teatro e la città, che siano in grado di conservare il simbolo Politeama e al contempo raccogliere nuove istanze, nuove forme di fare cultura che potrebbero passare attraverso un interesse alle attività della nautica, alle specialità gastronomiche viareggine, al mondo del Carnevale e del Liberty, salvaguardando sempre l’attività di cinema e teatro".