Per un pastore delle anime gli ultimi in realtà sono e saranno sempre i primi, sia qui che in altre dimensioni. Non con semplici parole o parabole da raccontare ai fedeli durante la messa, ma con atti concreti in grado di dare una grossa mano a chi è in difficoltà. In questo caso a chi è in emergenza abitativa, problema molto sentito anche a Pietrasanta. A scendere in campo è don Edoardo Butta, dal 2021 parroco di Capezzano Monte (dal 2018 era stato vicario parrocchiale del Ss. Sacramento ai Macelli e dei Frati), il quale da almeno un anno sta lavorando a un progetto pronto a decollare: ristrutturare un immobile fatiscente a fianco della chiesa di San Rocco, e di proprietà della curia, per accogliere chi è senza un tetto.
Le operazioni sono state illustrate da don Edoardo nei giorni scorsi durante un incontro con il comitato parrocchiale, coinvolgendo più enti e istituzioni. Innanzitutto il Comune, con la giunta che ha deliberato un contributo di 12mila euro, cifra molto importante considerato che per ristrutturare l’immobile ci vorranno circa 20mila euro. Date ufficiali ancora non ce ne sono, ma si presume che i lavori partiranno ai primi del 2025. Molto dipenderà anche dalla Caritas di Pisa, che ha già effettuato un sopralluogo e dovrebbe finanziare le somme mancanti, oltre alla Asl per la parte igienico-sanitaria. L’appartamento è grande – poco meno di 140 metri quadri – ed è composto da tre camere più cucina, salotto e bagno. In teoria potrebbe ospitare una famiglia, ma l’intenzione, almeno all’inizio, è di dare una soluzione abitativa a due o tre persone da sistemare in “co-housing“. Prima, come detto, la casa dovrà essere sistemata da cima a fondo essendo in condizioni fatiscenti (è in disuso da molto tempo), incluse porte e finestre.
La prossima settimana è previsto tra l’altro un nuovo incontro in Comune. "È da almeno un anno che ci lavoriamo – spiega l’assessore al sociale Tatiana Gliori – anche perché la comunità di Capezzano Monte ci tiene al recupero di quello storico immobile, che grosse potenzialità. Mi auguro che anche la curia faccia la sua parte e sarebbe bello se anche altri parroci del territorio facessero altrettanto. Ritengo che il progetto di don Edoardo sia molto importante così come la collaborazione, in questo caso proficua, tra la parrocchia e il nostro Comune. La nostra amministrazione è disponibile fin da ora a collaborare con chi volesse emulare ciò che ha fatto don Edoardo".