Viareggio, 3 giugno 2023 – Sono arrivati ieri in massa alla stazione di Viareggio ballando sulle note della musica trap e drill, la loro preferita in quanto narra la difficile vita nelle periferie delle città. Carichi come non mai e orgogliosi del loro nome – “Maranza“ – con il quale si sono fatti conoscere per episodi tutt’altro che civili e pacifici. Ma dove siano finiti quelle centinaia di giovani, respinti al mattino alla stazione di Peschiera del Garda, è un mistero che non sta facendo dormire sonni tranquilli. Tanto basta per mobilitare le forze dell’ordine, allertate dai loro colleghi del nord Italia in seguito ai video postati sul popolare social Tik Tok accompagnati dallo slogan "Viareggio come Peschiera".
I motivi di questa preoccupazione sono presto detti: i “Maranza“, termine coniato negli anni ’80 a Milano e assimilabile a quelli di “truzzo“ e “coatto“, l’anno scorso per la ricorrenza del 2 Giugno crearono incidenti a Peschiera del Garda. Ma ieri mattina le baby-gang hanno trovato la stazione del comune sulla sponda veronese del lago blindata da un imponente schieramento di forze dell’ordine. A quel punto hanno messo in atto il piano B e nel primo pomeriggio da Milano è partito il numero più cospicuo di “Maranza“, in contemporanea con i video fatti girare su Tik Tok, decisi ad effettuare l’adunata nella meta alternativa di Viareggio. A ieri, però, le forze dell’ordine hanno precisato che non ci sono riscontri che si tratti delle stesse bande che lo scorso anno si erano rese protagoniste di danneggiamenti e incidenti sul Garda.
RedViar