Dalla Casa delle Donne di Viareggio, dove sabato e domenica si è riunito il consiglio nazionale dell’associazione “Donne in rete contro la violenza“, la presidente di Dire, Antonella Veltri, ha lanciato un appello alle istituzioni affinché all’impegno quotidiano contro la violenza di genere venga riconosciuto un supporto concreto.
"È fondamentale uscire dalla precarietà e mettere a sistema un finanziamento fisso per i centri antiviolenza. Questo significa assumersi una responsabilità politica e istituzionale per dar vita davvero ai primi segnali di un cambiamento culturale che parte dall’accoglienza alle donne per il ribaltamento degli stereotipi e per il ribaltamento del patriarcato. Significa – prosegue Veltri – mettere, banalmente, nelle voci di bilancio una voce per il contrasto alla violenza a sostegno ai centri antiviolenza. Non abbiamo bisogno delle dichiarazioni di intenti generiche, noi lavoriamo con le donne che subiscono o che hanno subito violenza e abbiamo bisogno di avere continuità nel nostro lavoro perché è con la continuità – conclude – che possiamo offrire sostegno alle donne e cambiare la cultura che regge la violenza maschile".
Come consigliera dell’associazione Dire – unica realtà che mette in rete i centri antiviolenza italiani –, e come presidente della Casa delle Donne, Ersilia Raffaelli supporta l’appello di Veltri: "Sono necessarie delle risposte strutturali rispetto un fenomeno che è di per sé strutturale: riguarda appunto tutte le donne del nostro paese ma anche degli altri paesi. Questo vuol dire fare veramente una rivoluzione culturale e questo è assolutamente necessario".