L’aspettativa era alta e sta rispettando le promesse. "Disclaimer - La vita perfetta", la prima serie tv diretta da Alfonso Cuarón, interpretata da Cate Blanchette e da Kevin Kline e girata in esterni anche a Forte dei Marmi – presentata in anteprima a Venezia – ha esordito sulla piattaforma AppleTv+ l’11 ottobre scorso, mentre l’ultima puntata è apparsa l’8 novembre. "Disclaimer" (letteralmente "esclusione di responsabilità") è applaudita dalla critica e apprezzata dal pubblico, tanto che risulta la serie più seguita fra quelle proposte dal servizio di streaming della Apple.
Forte dei Marmi: abbiamo visto le prime tre puntate e la Perla della Versilia compare in tutte e tre, insieme a Pisa e a un breve scorcio di Viareggio. Sono sequenze in flashback che raccontano l’antefatto da cui muove tutta la narrazione. La spiaggia di Forte dei Marmi è ben fotografata, con le onde che si abbattono sulla riva, le caratteristiche tende in stile retro-chic del bagno Piero e le Apuane sullo sfondo. Semmai c’è qualche concessione di troppo al pittoresco, come l’improbabile orchestrina di campagna (con l’inevitabile mandolino) nel giardino dell’Hotel Augustus (un 5 stelle lusso) o un funzionario di polizia giudiziaria piuttosto male in arnese, che parla come una versione rude di “Mario il bagnino” di Giorgio Panariello. Questo accade però solo nella versione italiana, perché nella versione in lingua originale, l’uomo si esprime in italiano standard. È comunque vestito in uno stile eccessivamente trasandato.
Magari questi piccoli scivoloni da un regista come Cuarón, che conosce bene la Versilia, non ce li saremmo aspettati. Bella invece la sequenza dei genitori di Jonathan (Kevin Kline e Lesley Manville), che venuti al Forte per il riconoscimento della salma del figlio annegato, si inoltrano vestiti in un mare agitato, sotto una luce livida, nel disperato tentativo di attenuare il dolore. E la voce fuori campo di Kline recita una struggente poesia di Mark Twain ("Caldo sole d’estate") sulla perdita di un figlio.
Si tratta dunque di una serie di grande qualità, come ci si aspettava dal premio Oscar Cuarón, già regista di "Gravity", "Roma", "Il labirinto del fauno". E l’immagine della Versilia ne trarrà un indubbio vantaggio: Forte dei Marmi viene esplicitamente citata quando viene comunicato ai genitori inglesi dove è annegato il figlio, così come dell’Hotel Augustus sono visibili l’ingresso e l’insegna. L’incremento del cineturismo, ossia la caccia alle location cinematografiche e televisive, non è solo una speranza.
C.S.