REDAZIONE VIAREGGIO

Malore fatale al lavoro: muore ventinovenne

Luca Gualtieri si è sentito male nel pomeriggio di mercoledì dietro il banco della ditta di autoricambi Av Service. E’ spirato ieri dopo 24 ore di agonia.

I soccorsi di un’ambulanza

I soccorsi di un’ambulanza

Era dietro il bancone della ditta di autoricambi Av Service, come ogni giorno da sei anni. Era entrato a lavorare in questa grande azienda che ormai sentiva come una famiglia quando era poco più che un ragazzino. E lì Luca era diventato un uomo, aveva cominciato a progettare il futuro. Mercoledì come ogni giorno aveva cercato di accontentare i clienti, aveva scherzato con i colleghi, e intanto immaginato il prossimo week-end con la ragazza e gli amici di sempre; ma nel tardo pomeriggio Luca Gualtieri ha accusato un malore che ha fermato tutto il suo mondo. Lo hanno soccorso i colleghi, poi la corsa sull’ambulanza della Croce Verde, e le cure dell’Ospedale Versilia. Per 24 ore si è creduto, sperato, pregato che la sua forza, la sua voglia di vivere, potessero vincere su tutto. Ma non è bastato il suo cuore immenso per superare un ostacolo così grande.

Luca si è spento nel tardo pomeriggio di ieri, aveva 29 anni. "Ed era una persona meravigliosa. Un ragazzo profondamente educato e buono" lo ricorda Alessandro Verdigi, titolare dell’Av Service. "Sentiva questa azienda come se fosse anche sua, ed era appassionato – racconta il direttore commerciale Marco Rasa –. Era ormai un punto di riferimento per i più anziani e per i giovani, destinato a diventare insostituibile". I colleghi gli sono stati accanto fino all’ultimo, e insieme agli amici hanno sostenuto la famiglia e la fidanzata di Luca, quell’amore così giovane e pure così profondo, in queste ore d’attesa e di dolore.

La passione per i motori Luca l’aveva eredità proprio da papà Giancarlo, che a Massarosa gestisce un’autofficina meccanica. Una famiglia unita la loro (oltre al padre Giancarlo lascia la mamma Barbara Sodini e i fratelli Vittoria e Simone), fondata su valori solidi, gli stessi che hanno permesso a Luca di costruirsi amicizie indissolubili. A scuola, sui campi di calcetto o da beach-soccer, al mare, sui carri a Carnevale. Gli amici con cui andare ai concerti, in viaggio. Con cui scherzare ed esorcizzare le paure. Quelle immense compagnie che a trent’anni cominciano a condividere grandi emozioni, i primi matrimonio, i primi figli, ma anche le salite della vita, tenendosi stretti per farsi forza l’uno con l’altro. Luca era così, era un anello di quella catena. L’amico che c’è, sempre. Che sai che ti darà una mano, anche se non lo senti da un po’. "Luca era speciale...".